"Avete fatto caso che gli unici roghi della storia riguardano libri e streghe?"

Tirana Biennale 1 / Catalogo della Mostra (Milano, Giancarlo Politi Editore, 2001)

 

Il Catalogo della discordia

Un paio di copie del Catalogo Tirana Biennale 1 (Milano, Giancarlo Politi Editore, 2001) sono ancora disponibili su Amazon. Il Catalogo in questione è legato alla mostra d’arte contemporanea dal titolo Tirana Biennale 1 Escape del 15 Settembre – 15 Ottobre 2001 realmente tenutasi a Tirana, in Albania. Probabile che il venditore non sia a conoscenza del contenuto del Catalogo.

Perché il Catalogo in questione è notabile di interesse e da collezionare? Perché è la prova di un misfatto ai danni dell’arte contemporanea, anzi, di un vero e proprio attacco frontale, che ha come vittime (ignare e sacrificali) l’organizzatore della mostra, Giancarlo Politi e il fotografo pubblicitario Oliviero Toscani, caduti entrambi in una vera e propria beffa orchestrata, è il caso di dirlo, “ad arte”.

Tutto ha inizio quando Giancarlo Politi, che sta cominciando ad organizzare la Biennale d’arte contemporanea di Tirana, prevista per settembre/ottobre 2001, riceve una mail da un sedicente Oliviero Toscani, il quale gli propone le opere di quattro artisti di sua conoscenza particolarmente interessanti e precisamente Dimitry Bioy (Berlino, 1957), Bola Ecua (Ebute-Metta, Nigeria, 1956), Carmelo Gavotta (Bardonecchia, 1958), Hamid Piccardo (Menton, Francia, 1965). La Biennale presenta infatti artisti a loro volta presentati da nomi famosi della cultura e dell’arte come Maurizio Cattelan, Massimiliano Gioni ed altri. E questi sono (sarebbero) quelli presentati da Oliviero Toscani.

Da lì inizia una fitta corrispondenza tra Politi e il falso Toscani ma mai nessun sospetto verrà alla mente di Politi, il quale rimarrà sempre convinto di avere a che fare con l’autentico Oliviero Toscani e non un impostore come poi risulterà alla fine.

Fatto sta che le fotografie che il falso Oliviero Toscani invia a Politi per presentare i lavori degli artisti da lui sponsorizzati sono in linea con lo stile e il gusto dell’immagine del vero Toscani, il quale per anni ha esibito foto shock nelle varie campagne Benetton di cui si è occupato nel suo lavoro. Pertanto il curatore della Biennale non rimane particolarmente sorpreso quando, tra i materiali ricevuti, ci sono gli scatti pedofili di Dimitry Bioy o gli scatti filo-terroristici della performance art “I figli di Osama” di Hamid Piccardo. Tra l’altro, l’attentato alle Twin Towers avvenne quattro giorni prima dell’inaugurazione della Biennale e gli scatti dello pseudo-artista marocchino possono dirsi quanto mai profetici.

Gli scatti pedofili dello pseudo-artista Dimitry Bioy sono a pagina 93 del catalogo; quelli pornografici di Carmelo Gavotta sono alle pagine 172-73; gli scatti macabri di Bola Ecua sono alle pagine 154-55; infine, quello filo-terrorista di Hamid Piccardo è a pagina 337. Va comunque detto, ad onor del vero, e scusate l’ironia, che sfogliando nelle altre parti il Catalogo e osservando le opere dei veri artisti, non si notano grosse differenze con i quattro artisti della discordia, almeno nell’impatto visivo e nel desiderio di scandalizzare. Non so, vogliamo parlare dell’opera di Gabriele Picco, senza titolo, a pagina 339, dove i giocatori di una squadra di calcio si esibiscono in un trenino con i pantaloncini abbassati?

 

Ma chi c’era dietro alla beffa?

2001: il complotto di Tirana, di Francesca Bulian (Genova, Chinaski Edizioni, 2014)

Ma, alla fine, chi c’era dietro la beffa? Chi furono ritenuti i responsabili? Come detto, i curatori della Biennale caddero nel tranello ed esposero con fiducia le immagini delle opere d’arte ricevute. Il vero Oliviero Toscani, una volta venuto a conoscenza del suo coinvolgimento, si rivolse ai suoi avvocati e spostò la questione nei tribunali. In una recente pubblicazione, 2001: il complotto di Tirana (Genova, Chinaski Edizioni, 2014) l’autrice Francesca Bulian racconta con dovizia di particolari l’accaduto. Dalla scheda editoriale:

“Non si trattò però di terrorismo, né del complotto ordito da qualche organizzazione segreta: l’azione dei responsabili celati dietro la beffa si rivelò come pura e semplice opera d’arte. Una vendetta contro il sistema che li aveva esclusi come artisti e a cui loro avevano voluto mostrare di che cosa erano capaci. Uno dei nomi emerse infine dall’anonimato, quello di Marco Lavagetto, artista ligure; in fuga per anni dalla legge, solo ora la sua storia sembra aver trovato un punto d’arrivo.”

Il complotto di Tirana, a cura di Tito Mussoni (Edizione Xam Bua, 2009).

Ancor prima del saggio della Bulian, circolava il libricino, quasi omonimo, Il complotto di Tirana, a cura di Tito Mussoni (Edizione Xam Bua, 2009). Il libro è ancora disponibile sulla piattaforma Lulu.com, non si sa ancora per quanto tempo. Sul colophon dell’edizione 2009 è riportato che la prima edizione del lavoro fu stampata a Kano, in Nigeria, nel 2006. Chissà perché ma l’informazione non mi convince. Secondo me una beffa nella beffa (anche editoriale) non sarebbe da escludersi.

 

 

 

 

 

Disponibilità del libro (sempre aggiornato)

 

 

Su AMAZON (catalogo)

Su AMAZON (saggio)

Questo sito web partecipa al Programma di affiliazione eBay e potrebbe percepire benefit fornendo collegamenti ai prodotti sui siti regionali di eBay.

Tag

Aste

sempre aggiornate

Tolkien

Harry Potter

stephen king

Dracula

R. R. Martin

Futurismo

BIBLIOFILIA

Occasioni

In Scadenza

Altri articoli sul Blog

“V.M. 18” di Isabella Santacroce: e di colpo è “libro cult” nella pazza estate 2019!

“V. M. 18” di Isabella Santacroce (Fazi Editore, 2007) è un libro relativamente recente, eppure da quest’estate 2019 è già oggetto di culto. Rarissimo, ma più che raro direi che si è fatto così desiderabile, in prima edizione, da stabilire vere e proprie valutazioni record. L’autrice non è nuova a simili exploit.

Dopo novant’anni di oblio viene alla luce uno stupefacente Dracula turco

Approda in Occidente la versione turca del Dracula di Bram Stoker -scritta nel 1928 da Ali Riza Seyfioglu, che cambiò la trama, aggiungendo vari elementi “patriottici”, un po’ di Islam e ambientando la storia a Istanbul anziché a Londra.

Sta per essere ritirato dalla vendita anche in Italia “Chi ha tradito Anne Frank” di Rosemary Sullivan?

In Olanda l’editore Ambo Anthos sarebbe in procinto di ritirare dalla vendita il libro d’inchiesta “Chi ha tradito Anne Frank” di Rosemary Sullivan. Il libro propugna la teoria secondo la quale sarebbe stato un notaio ebreo, Arnold van der Bergh, il responsabile dell’arresto e della deportazione della giovane Anne Frank nel campo di concentramento nazista di Auschwitz-Birkenau.

“Emozioni su Topolino” in prima edizione!

Su eBay la prima edizione di “Emozioni su Topolino”, di Gianni Maritati (San Paolo, 1997). Il libro è un interessante excursus di opere e personaggi del mondo Disney e ne analizza contenuto e simbologia attraverso un’ottica cattolica.