"Avete fatto caso che gli unici roghi della storia riguardano libri e streghe?"

A Popoli (Pescara) c’è una libreria suggestiva

Storie di libri, storie di professioni, questo è Il Libraio di Notte

Siamo a colloquio con Paolo Fiorucci, titolare de Il Libraio di notte in via Cavour n. 23 a Popoli, in provincia di Pescara. Un comune di appena cinquemila abitanti ma stupendo e che vale la pena di una sosta, anche prolungata. La libreria è proprio di fianco alla meravigliosa Chiesa della SS. Trinità che con l’adiacente Chiesa dei SS. Lorenzo e Biagio, forma una sorta di colossali gemelli di origine medievale (ma ormai barocchi), bellissimi e che mozzano il fiato. Siamo nel territorio della Comunità Montana della Maiella, e il luogo è raggiungibile da Pescara in poco più di mezz’ora attraverso un tratto della strada europea E80 che passa anche da Chieti.

Diamo subito la parola a Paolo Fiorucci. Quando nasce Il Libraio di notte?

“Il Libraio di Notte nasce ufficialmente il 5 Luglio 2018, con l’apertura del negozio al pubblico, a Popoli. Mai come in questo caso però, il dato che importa di più è la nascita ufficiosa. A grandi linee è coincisa con l’inizio del mio lavoro da portiere di notte, a Popoli, in un Hotel che attualmente è chiuso. Parliamo dell’autunno 2014. Per occupare le lunghe notti ho cominciato ad interessarmi di bibliofilia, all’inizio senza metodo e senza un’idea precisa di dove andare.”

Però c’è stata una “svolta”, giusto?

“Sì, la svolta è arrivata con l’acquisto di un lotto di un migliaio di pezzi, e i primi “ritrovamenti” di libri che si discostavano un po’ da quelli che mi erano capitati fra le mani fino ad allora. Niente di eclatante, nessun Don Chisciotte di Joaquín Ibarra, ma era la prima volta che mi accorgevo di prime edizioni e fuori catalogo.  Ho tentato la strada della vendita online, caricando – senza un metodo – una ventina di articoli su eBay. Non avevo criteri da seguire per i prezzi, né una logistica decente e soprattutto non avevo bene in mente che, a meno che tu non abbia in mano pezzi davvero rari, se non carichi un migliaio di pezzi e se non hai tantissimo tempo da aspettare, i risultati tangibili non arrivano nel breve termine. Non vendetti nulla, o quasi, e accantonai per un po’ le mie velleità da libraio virtuale.”

Come costruirsi un mestiere

Quindi, era il momento di farsi un po’ le ossa…

Collezionare libri antichi, rari e di pregio di Hans Tuzzi (Milano, Sylvestre Bonnard, 2000)

Manuale del cacciatore di libri introvabili, di Simone Berni (Macerata, Biblohaus, 2010)

“Infatti ho cominciato una collaborazione lavorativa con Home Movies, di Giacomo Ioannisci, ex videoteca ormai a tutti gli effetti trasformatasi in realtà consolidata sul mercato di Amazon e online in generale. Home Movies tratta dvd, vinili, fumetti e naturalmente libri. Lì mi sono fatto le ossa e ho capito tantissime cose riguardanti il mercato online. Ma la rivelazione sulla mia personalissima via di Damasco libresca arriva con un’imbeccata di un amico, Dario Saderi, che mi dice: “Compra Il Manuale del cacciatore di libri introvabili, vedrai, fidati, ti piacerà“. Da lì in poi i libri del cacciatore di libri li ho comprati e letti tutti, assieme ad altri titoli della casa editrice Biblohaus. Ho capito che il mio vero campo è il Novecento – secolo che preferisco anche a livello di produzione letteraria – e mi sono orientato allo studio di esso, in  relazione alla bibliofilia, leggendo libri (penso al primo libro in assoluto letto sull’argomento, ossia Collezionare libri antichi, rari e di pregio di Hans Tuzzi, oltre ai già citati titoli della Biblohaus), visitando blog (Cacciatore di libri – all’epoca si chiamava Berni trova libri – e Art & Bibliophilia, per dirne due) e cercando di “rubare” il mestiere ad altri cacciatori di libri (impresa a dir poco impossibile per varie ragioni). Ho così ripreso a pieno ritmo il caricamento di libri sui portali di vendita e, una volta che le entrate sono arrivate a coprire le spese mensili, ho deciso di fare il grande passo, e di diventare libraio.”

Paolo Fiorucci, una domanda che “nasce spontanea” è: ma Il Libraio di notte è una libreria che rimane aperta in orario notturno?

“Diciamo che il nome ha tratto un po’ in inganno tutti quanti. L’ho scelto perché mi sembrava avere un che di poetico, perché creava una continuità con il mio mestiere precedente, e perché suonava bene. La libreria è aperta al mattino nei giorni di mercato (lunedì e giovedì) e di pomeriggio nei restanti giorni, compresa la domenica, fino alle 21.30. In occasione di eventi cerco di tenerla aperta oltre l’orario consueto di chiusura, ma devo risponderle che purtroppo non è aperta di notte. Non sarebbe possibile perché oltre al mestiere di libraio svolgo anche un altro lavoro, e di notte, quando posso, dormo.”

C’è un indirizzo tematico (al di là del secolo XX come riferimento) oppure Il Libraio di Notte è una libreria – diciamo – generalista? Ha già allestito un settore di cui va fiero?

“Ho cominciato senza un indirizzo tematico, ma sono intenzionato a specializzarmi in Abruzzesistica, data la vocazione turistica di Popoli e dei paesi limitrofi, soprattutto nei mesi d’estate. Inoltre da settembre 2018 è iniziata una collaborazione con la scuola “Petali di Yoga”, che si occupa di discipline olistiche, e Il Libraio di Notte ospiterà un settore a tema.”

La libreria è un po’ “fuori mano”, non proprio vicinissima alle grandi vie di comunicazione nazionali. Per quale motivo un bibliofilo, un cacciatore di libri o un collezionista dovrebbero scrivere “Popoli” sul navigatore e farsi un “fuori pista” di qualche ora?

“Per l’insolita unione libro-natura che potrebbe respirare qui. Per un bibliofilo con la passione dei paesaggi, dei centri storici e della buona tavola potrebbe trattarsi della meta perfetta.”

A caccia di libri per clienti “sorprendenti”

In base alla sua esperienza, anche quando muoveva i primi passi presso Home Movies, quali richieste o desiderata l’hanno sorpreso di più? Io dico sempre che non conosci veramente una persona finché non sai quali libri sta cercando…

“Mi ha sorpreso il gran numero di richieste di libri a tema caccia e pesca dell’Editoriale Olimpia, che hanno quotazioni più che rispettabili e acquirenti pronti all’acquisto poco dopo la messa in vendita. Poi… in un giorno solo ho ricevuto tre richieste del libro di Alan Lomax dal titolo L’anno più felice della mia vita. Un viaggio in Italia (1954-55)”. I committenti erano di ritorno dal Premio Tenco, forse se n’era parlato lì.”

Conosco molti librai che hanno la cosiddetta “sindrome del collezionista” e molti collezionisti che invece posseggono quella “del libraio”. Non so se mi spiego: un libraio che si innamora troppo dei libri avrà dei problemi…

“Quando sei collezionista desideri tutto, o quasi. E, soddisfatto un desiderio, ne viene fuori un altro, non c’è un limite. Quando mi sono accorto che non avrei potuto avere tutti i libri che desideravo, ho cominciato a venderli. Mi accontento che mi passino fra le mani, il mio piacere è lì, mi sento un privilegiato già soltanto ad averci a che fare così. Però quando sarò ricco, nella prossima vita, li terrò tutti per me.”

Cosa pensa della grande macchina del web, in rapporto alla ricerca libraria? Ormai tutto quello che stiamo cercando è su Internet, oppure…?

“Quasi tutto quello che cerchiamo è su Internet. Molto è in superficie, altro è “negli abissi del web”, c’è, ma non si vede, ed è lì che non è da tutti inoltrarsi. Anche se i colpi migliori li ho messi a segno in mercatini e bancarelle, in luoghi fisici, quindi.”

Da qualche tempo sto portando avanti una mia personale proposta su come cambiare la politica dei desiderata. Negli ultimi mesi, infatti, più volte è successo che utenti/collezionisti che avevano comprato in piena regolarità libri a lungo ricercati – proprio avvalendosi dei servizi di desiderata di Abebooks, Maremagnum etc. – si sono visti soffiare il libro da altri utenti che (ricevuto lo stesso avviso per mail) hanno scavalcato il legittimo compratore contattando direttamente il libraio e forzandolo ad annullare la vendita. Non so se lei ha maturato una sua riflessione su questo argomento…

“Sui portali di vendita online esistono delle regole, ma quelle stesse regole contengono al loro interno il modo di poter essere scavalcate. Il cliente, al momento di acquistare un libro sul web, sa che il volume sarà definitivamente suo soltanto quando lo riceverà a casa. Nel frattempo potrà accadere di tutto. Sono d’accordo con le Sue proposte, in merito ai cambiamenti sul sistema degli alert. Mi sembra una maniera ragionevole di risolvere la cosa, almeno fino a quando qualcuno non troverà un modo per bypassare anche il nuovo sistema.”

Tra “Satana” irraggiungibili e incontri sognati

Ci confessi un’ossessione libresca… Qualcosa che deve assolutamente risolvere, un libro che deve trovare ad ogni costo, un autore che deve conoscere (prima che sia troppo tardi), un sogno che vuole fare (magari in libreria…)

“Sono ossessionato dall’Urania n. 35, il primo dei due stampati (L’Era di Satana di Fritz Leiber), quello che venne mandato al macero su sentenza inappellabile di Arnoldo Mondadori. Per quanto riguarda gli autori da conoscere, mi sarebbe piaciuto conoscere Goffredo Parise, il mio autore preferito in assoluto, magari a cena, visto che aveva buon gusto anche nel cibo e nei vini, ma per motivi anagrafici (sono nato nel 1984 e Parise è morto nel 1986) non è stato possibile. In libreria… beh, questa è utopia perché non si muove di casa, ma una visita di Tiziano Sclavi mi renderebbe un uomo molto molto felice. Fra gli stranieri? Se Cormac McCarthy passasse di qui…”

Autori abruzzesi, questi sconosciuti

Ci parli adesso di libri e di editori della sua area di riferimento (Chieti e Pescara). Ci sono piccole case editrici, estinte o attuali, che hanno sfornato vere e proprie gemme (attenendoci al ‘900)? E magari qualche autore abruzzese non conosciuto a livello “globale” ma che ci vuole personalmente consigliare?

“I 150 Tascabili d’Abruzzo della casa editrice Adelmo Polla (di Cerchio, provincia di L’Aquila) li trovo fenomenali. Non sono facilissimi da reperire, purtroppo l’editore ha cessato l’attività nel 2014 perché non c’era nessuno interessato a continuare la sua opera. Cito anche un’altra casa editrice non più attiva da un paio d’anni, la Noubs di Chieti, fondata da Massimo Pamio. Ha pubblicato quasi tutti i libri di Remo Remotti e ha scoperto Marco Marsullo, scrittore ormai affermato a livello nazionale. Fra gli autori abruzzesi ne cito uno che è già abbastanza conosciuto: Alessio Romano. Per me è bravissimo.”

Qual è stato il ritrovamento (e la vendita) di cui va più orgoglioso?

“Enciclopedia La Moda Maschile ad uso del tagliatore uomo, di Tecnicus, (Milano, Editrice “La moda maschile”, 1950).

Enciclopedia La Moda Maschile ad uso del tagliatore uomo, di Tecnicus, edito nel 1950. L’ha acquistato un sarto di fama mondiale, che lavora per un celebre atelier fiorentino. È stata una vendita con un significato speciale, soprattutto perché il primo mestiere in assoluto che ho svolto è stato quello di operaio in una fabbrica tessile. Tutto torna.”

 

 

 

 

 

Commiato

Si, tutti i nodi si sono riannodati, tutte le strade hanno portato a casa. Una casa in via Cavour, con una piccola luce che si intravede da lontano, prima ancora di arrivare in paese. E da lontano può sembrare quell’alone tipico dei caminetti, con la legna che scoppietta.

È tardi, è notte. E il libraio sta per spegnere la luce. Ma non ancora. Forse aspetta altri cinque minuti. E intanto noi siamo qui per goderci gli ultimi attimi.

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