"Avete fatto caso che gli unici roghi della storia riguardano libri e streghe?"

 

Appunti e note sui circuiti e apparecchiature elettriche dei locomotori E. 626, 428, 363, 424, di Pasquale Catanzariti (Bologna, Tipografia Unità, 1946).

 

IL LIBRO IN ASTA – L’asta chiuderà alle ore 19:57 circa del 23 Luglio 2023.

 

Bellissimo manuale tecnico su alcuni modelli di locomotori, corredato da illustrazioni e con una copertina che ne fa anche un ragguardevole esempio di design industriale; stupendi gli schemi in carta blu e inchiostro bianco. Presente in unica copia nel Sistema Bibliotecario Nazionale.

Scheda bibliografica completa

Titolo: Appunti e note sui circuiti e apparecchiature elettriche dei locomotori E. 626, 428, 363, 424, ad uso delle scuole allievi macchinisti T. E. Autore: Catanzariti, Pasquale. Pubblicazione: Bologna : Tip. Unità, 1947. Descrizione fisica: 8. p. 176. Numero identificativo [CUBI]: 135828. Numero identificativo [BNI]: 1948 3633. Lingua di pubblicazione: Italiano. Paese di pubblicazione: Italia. Codice identificativo: IT\ICCU\CUB\0711697. Illustrazioni di Rialdo Guizzardi (?). Opera presente alla sola Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.

 

Un po’ di storia

Le locomotive elettriche del gruppo E.625 ed E.626 sono state importanti mezzi di trazione utilizzati dalle Ferrovie dello Stato Italiane tra il 1927 e il 1939. Queste locomotive hanno rappresentato un primo passo verso l’elettrificazione delle linee ferroviarie in Italia, introducendo il sistema a corrente continua a 3000 volt.

Le E.625 ed E.626 sono state costruite per il servizio sulla linea Benevento-Foggia, che è stata la prima linea ferroviaria elettrificata in Italia utilizzando questo sistema. Questa linea ha servito come una specie di “prova generale” per l’adozione della trazione elettrica su altre tratte nazionali. Il sistema a corrente continua a 3000 volt è diventato lo standard in Italia e ha continuato ad essere utilizzato anche se, per le alte velocità, si sta gradualmente passando al sistema a corrente alternata a 25 kV.

Il progetto di queste locomotive è stato sviluppato da un team di ingegneri guidato da Giuseppe Bianchi del Servizio Materiale e Trazione delle Ferrovie dello Stato di Firenze. Questo ingegnere è considerato il “padre fondatore” del sistema ferroviario italiano e ha contribuito alla progettazione di molte locomotive storiche.

Le E.625 ed E.626 sono state in servizio per lungo tempo ed hanno rappresentato un gruppo di locomotive estremamente longeve nella rete ferroviaria italiana. Infatti, sono state utilizzate per ben 72 anni, fino al 1999, quando le ultime unità sono state radiate. Questo dimostra l’affidabilità e l’importanza storica di queste locomotive nel panorama ferroviario italiano.

 

 

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