Dopo 6 anni il tribunale di Torino sanziona Monteleone e Round Robin. Ma il caso del manager MPS resta un giallo italiano
Il 7 marzo 2025, il tribunale di Torino ha condannato Antonino Monteleone, Emanuele Bissattini, Mattia Ammirati e la casa editrice Round Robin per diffamazione nei confronti dell’avvocato Michele Briamonte, ex consulente dello IOR. La sentenza chiude un capitolo giudiziario legato al libro David Rossi. Una storia italiana: il crack di una banca, la morte di un manager, l’ombra del Vaticano (2019), ma non risolve il mistero sulla morte del manager del Monte dei Paschi di Siena, avvenuta nel 2013.
La graphic novel, pubblicata da Round Robin, ricostruisce la vicenda di Rossi attraverso un’inchiesta che intreccia cronaca nera e reti di potere. Il manager, responsabile comunicazioni di MPS durante il crack della banca, viene trovato morto sotto la finestra del suo ufficio a Siena. Per due volte, tra il 2013 e il 2016, gli inquirenti archiviarono il caso come suicidio, nonostante segni di lesioni sul corpo e testimonianze anomale. Il libro solleva dubbi: Rossi aveva minacciato di rivelare irregolarità a magistrati due giorni prima della morte, e un imprenditore sotto falso nome avrebbe parlato di una «valigetta misteriosa».
La giudice Raffaella Bosco ha riconosciuto che alcuni passaggi del libro, riferiti a Briamonte, erano «non veri» e potevano indurre a credere a un suo coinvolgimento nella morte di Rossi. La sentenza impone un risarcimento e il rimborso delle spese legali. Briamonte, difeso da avvocati dello Studio Grande Stevens, ha ottenuto giustizia, ma il caso non risolve le domande sulle incongruenze delle indagini ufficiali.
La morte di Rossi resta un simbolo delle ombre del caso MPS. Nel 2021, una commissione parlamentare ha evidenziato omissioni nelle indagini, come la manomissione di video e la sottovalutazione di lesioni non compatibili con un suicidio. Un altro libro, quello di Davide Vecchi, La verità sul caso David Rossi. Tutto quello che ancora non sapevamo (Chiarelettere, 2022) aggiunge nuovi dettagli: mail di Rossi all’AD di MPS, festini hard con politici e magistrati, e un presunto tentativo di insabbiare la verità.
La casa editrice, nota per graphic novel investigative, affronta una sfida cruciale. Pur condannata, Round Robin rimane un faro per inchieste scomode, come dimostrano i quattro titoli selezionati per il Premio Strega. La sentenza, però, segnala i rischi di un giornalismo che, nel cercare la verità, può oltrepassare i confini.
Consigli per il collezionista
All’indomani della sentenza il libro della Round Robin è scomparso dal catalogo della casa editrice, da Amazon e dai canali di vendita su Internet e il collezionista che ambisce alle prede difficili dovrà impegnarsi molto se ne vorrà una copia per la sua raccolta. Potrebbe diventare un oggetto di culto se la vicenda giudiziaria legata alla morte di David Rossi, come sembra, avrà nuovi sviluppi..
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