I problemi economici della Federazione Europea, di Luigi Einaudi (Milano, Casa Editrice “La Fiaccola”, 1945)
Il saggio “I problemi economici della Federazione europea” rappresenta un’analisi fondamentale dei compiti economici assegnati all’autorità federale in un’eventuale grande spazio comune europeo, in opposizione alle chiusure autarchiche e alle barriere doganali precedenti. Il lavoro di Einaudi supporta l’affermarsi dell’europeismo come programma politico. Esso sottolinea che un’autentica federazione comporterebbe la liberazione degli Stati dalle funzioni accentratrici, quali difesa nazionale, moneta e comunicazioni. Questa visione enfatizza il vantaggio reale e sicuro di mantenere distinte le funzioni e i poteri tra lo Stato federale e gli Stati membri. Einaudi è un fautore convinto dell’autentico ordinamento federale, contrariamente all’assoggettamento dei vari Stati e delle varie regioni a un unico centro. Egli sottolinea che la Federazione europea implica la liberazione degli Stati da compiti accentratori, assegnandoli a corpi tecnici federali, al fine di accrescere l’importanza morale e spirituale di ogni singola entità.
Originariamente pubblicato con lo pseudonimo di Junius da Luigi Einaudi a Lugano nel 1944 come parte della serie degli Opuscoli federalisti. La pubblicazione rientra nel contributo di Einaudi al periodo in cui era fuoruscito in Svizzera, sostenendo attivamente l’affermazione dell’europeismo come programma politico.
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