Adolphe: aneddoto trovato tra le carte di uno sconosciuto e pubblicato da Benjamin Constant; tradotto da Oreste del Buono (Milano, [s.n.] ma Erich Linder, 1968 (Verona: Valdonega)
Chi è l’autore?
Henri-Benjamin Constant de Rebecque (1767 – 1830) è stato uno scrittore, politico, scienziato politico, nobile ed intellettuale francese di origine svizzera. L’importanza delle opere di Constant riguardo alla libertà degli antichi ha quasi oscurato il resto del suo pensiero. Constant non era, ad ogni modo, un sostenitore di un libertarismo radicale. I suoi molteplici lavori letterari e culturali (tra i quali i più importanti sono la novella Adolphe e le dettagliate storie della religione) mettevano l’accento sull’importanza dello spirito di sacrificio e del calore delle emozioni umane come base per la convivenza umana. [fonte: Wikipedia]
Di cosa parla il libro?
Adolphe è un romanzo scritto da Benjamin Constant nel 1816. L’autore finge che sia ritrovato in un albergo di Cosenza tra le carte di uno sconosciuto e dice che vuole pubblicarlo per indicare come i percorsi tragici della vita possano portare ad inaridire il cuore. Con questo stratagemma evita di mettersi in gioco con le proprie passioni e allo stesso tempo può riuscire a liberarle maggiormente in quanto non lo riguardano direttamente. [fonte: Wikipedia]
Il libro è importantissimo perché è l’unica pubblicazione nota editata personalmente da Erich Linder, il grande agente letterario americano. Questo aspetto non viene evidenziato nelle copie che vengono poste in vendita.
Disponibilità del libro (sempre aggiornato)