Segnalazione Flash
Un libro molto particolare
Scritto dalle migliori penne del tempo: Alberto Arbasino, Umberto Eco, Italo Calvino, Carlo Castellaneta, Andrea Camilleri, Oreste Del Buono, Edoardo Sanguineti, Leonardo Sciascia, Giorgio Manganelli ed altri, si compone di interviste impossibili a spasso nella storia. Arguto e inimitabile
L’uomo di Neanderthal, De Amicis, Maria Sofia di Napoli, Pitagora, “Attila“, Picasso: illustri antenati, regine, filosofi, condottieri e pittori famosi sollecitati dalla fantasia dei più importanti scrittori italiani e liberati dai bavagli della storia “istituzionale”, parlano di sé, del proprio e del nostro mondo, in un dialogo che per quanto immaginario riesce a diventare gioco serio e verosimile. Tutte le battute riportate da Calvino, piuttosto che da Eco, Manganelli, Sciascia, Ceronetti o Arbasino, per citare solo alcuni degli autori, pur essendo “impossibili”, sono riferite a un contesto storico reale e sono state effettivamente pronunciate o scritte dal personaggio intervistato. Ne risulta una galleria di ritratti vera e inconsueta che consente al lettore di riavvicinarsi ai temi e ai protagonisti del passato con una mentalità più aperta e meno scolastica, e al contempo di indagare nelle passioni e nelle curiosità insoddisfatte dei più importanti scrittori italiani.
Il libro in questione è: Le interviste impossibili, di Autori vari (Milano, Bompiani, 1989) e prende spunto da una popolare trasmissione radiofonica della seconda rete Rai andato in onda dal 1973 al 1975 e curato da Lidia Motta, in cui uomini di cultura contemporanei reali fingono di trovarsi a intervistare fantasmi redivivi di persone appartenenti a un’altra epoca, impossibili da incontrare nella realtà, da qui il titolo.