"Avete fatto caso che gli unici roghi della storia riguardano libri e streghe?"

Vi darò un brevissimo cenno, pochi esempi pratici e un po’ di consigli per riconoscere le edizioni pirata.

Ci sono varie teorie a proposito di cosa debba intendersi con la definizione di copia pirata di un libro. Per me la copia pirata è una contraffazione dell’originale, che viene immessa nei canali di vendita, o che comunque si smercia, a fini di lucro.

La pirateria non è affatto un fenomeno recente; la si è sempre praticata, anche nei secoli scorsi. Sono conosciute copie pirata di tutti i maggiori classici, epoca per epoca. E ciò vale per ogni paese. Anzi, più business c’è attorno ai libri e al mercato editoriale, maggiormente si ha a che fare con la pirateria.

Rimaniamo però ai libri dell’epoca corrente. In particolare a quelli dei nostri giorni. Si parla molto della pirateria cinese. Non a caso. Nel mio Manuale del cacciatore di libri introvabili (Biblohaus, 2010) porto ad esempio la saga di Harry Potter di J. K. Rowling.

La copia pirata realizzata alla buona, incurante o quasi dell’originale, realizzata con formati o illustrazioni di copertina diversi o comunque ben distinguibili, non ci interessa granché adesso. Voglio parlarvi delle copie pirata realizzate (quasi) a regola d’arte. Quello degli Harry Potter cinesi bisogna ammettere che è un caso abbastanza particolare. I libri sono stati totalmente rimpaginati, il numero delle pagine totali varia non di poco (152 contro 191 nell’originale) la copertina è la stessa ma la grafica è di peggior qualità. Inoltre, badate bene a questo particolare, il peso del volume “pirata” è assai più leggero (215 contro 271 grammi circa dell’originale). I dati esposti riguardano il libro Harry Potter e la pietra filosofale.

La pirateria non ha genere o preferenze. Si va dalle copie pirata di tutti i maggiori romanzi, fino a quelle dei testi scolastici e didattici. E si va da copie rozzamente eseguite, con mezzi semplici o inadeguati, fino a vere e proprie “opere d’arte”, a volte quasi indistinguibili dagli originali.

Le copie pirata che possono trarre in inganno sono appunto quelle eseguite con maestria. Innanzitutto una domanda: perché queste edizioni vengono realizzate e quali libri si scelgono per essere “clonati”? Come specificato all’inizio, il movente è il lucro. Per cui si prova a realizzare un guadagno spacciando per edizioni originali quelle che in realtà sono delle contraffazioni. Lo stesso capita anche per altre categorie merceologiche. L’edizione clandestina, che a volte viene chiamata in causa, è in realtà un’altra cosa. Si tratta di un’edizione non autorizzata, stampata e distribuita illegalmente esattamente come l’edizione pirata, però non ha scopo di lucro, è un’edizione di protesta per motivi sociali, politici o ideologici. Ha, per così dire, una giustificazione nobile rispetto alla pirata che nasce solo per rubare guadagni all’edizione originale.

La letteratura è piena zeppa di edizioni clandestine (e non pirata). Una per tutte: Bagattelle per un massacro di Céline (Brescia o Milano, Edizioni Robespierre, 1965), che fa il verso alla prima edizione dell’editore Corbaccio di Milano del 1938. Copertine diversissime e quindi il problema del distinguo non si pone. Qualcuno obietterà: ma dove sono le nobili e disinteressate ragioni che spingono l’edizione Robespierre nel paese delle edizioni clandestine anziché pirata? La risposta che viene comunemente data è: l’assenza dell’opera dal panorama letterario nazionale (dopo quasi trent’anni dalla sua apparizione non c’erano state altre edizioni e il libro non si trovava più), e quindi la sua “urgenza”, se così possiamo definirla. Urgenza che viene appunto soddisfatta dalla stampa clandestina. Come dire: se nessun editore italiano vuole o può farlo, ci pensiamo noi in nome della letteratura e della libera circolazione del sapere. E dato che l’autore è nientemeno che Louis Ferdinand Auguste Destouches, in arte Céline, la motivazione ha un senso.

Ma vediamo adesso l’edizione pirata. Numerose fonti segnalano oggi l’esistenza sul mercato dei libri usati di copie piratate del libro cult, assai noto ai collezionisti di volumi rari, Casa di foglie di Mark Z. Danielewski (Mondadori, 2005). Di una di queste edizioni (probabilmente la più strana) ho già parlato nell’articolo Su eBay c’è una “Casa di foglie” mai andata in commercio. Oggi segnalo l’esistenza di copie apparentemente Mondadori collana Strade blu ma che in realtà risulterebbero contraffatte.

Casa di foglie, di Mark Z. Danielewski (Milano, Mondadori, 2005) titoli in rilievo (edizione originale)

Venditori su internet che hanno maneggiato qualcuna di queste copie mi informano che il libro è stato realizzato con mezzi parzialmente inadeguati. Ricorda molto quello dell’edizione Strade blu di Mondadori ma già dalla copertina il neofita può riconoscere la copia pirata: manca infatti la tridimensionalità (ossia il rilievo) nel titolo; che invece è una caratteristica della collana originale. In seconda analisi la copia pirata risulta molto più pesante di quella originale (si dice circa 400 grammi in più). La differenza è notevole, e non può non essere notata. Esattamente il caso opposto a quello delle copie pirata cinesi di Harry Potter, dove gli originali sono più pesanti delle copie.

Curiosità. Uno dei libri più piratati dei nostri giorni è il celebre Fire and Fury, di Michael Wolff (New York, Henry Holt and Company, 2018). Libro sulle presunte incapacità politiche del presidente americano Donald Trump. Però, nel caso specifico, si tratta esclusivamente di copie PDF o comunque in formati digitali per essere lette nei tablet e nei lettori per ebook. Oggi difficilmente a un certo livello vengono prodotte copie pirata in cartaceo. Il problema, casomai, riguarda piccole tirature o i libri cult scomparsi dal mercato.

Per concludere, ecco riassunti i consigli del caso:

1. Verificare i colori della copertina e la qualità della stampa; prestate attenzione ad eventuali copertine “fuori quadro”, perché impaginate a mano, oppure con l’immagine di copertina non perfettamente “a fuoco” o con i colori sbiaditi.

2. Controllare eventuali differenze di peso non lievi; pochi grammi di differenza con l’originale possono essere fisiologici (umidità, per esempio), ma non diverse decine.

3. In presenza di fregi e titolazioni in rilevo controllare bene se la tridimensionalità è rispettata; basta passare sopra il polpastrello per accorgersene.

4. Passate un lettore di codici sul codice a barre in corrispondenza dell’ISBN (le copie pirata non reagiscono al lettore); potete fare questo con la “complicità” di un commesso di libreria a cui avrete nel frattempo portato il libro.

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