11 + 1, di Filippo de Pisis (Roma, Carlo Bestetti Edizioni d’Arte, 1975).
L’opera “11 + 1” è presentata come una raccolta che include undici poesie inedite di Filippo de Pisis, scritte in italiano e tradotte in francese da André Pieyre de Mandiargues. A queste poesie si aggiunge una composizione dedicata a Bona de Pisis de Mandiargues, insieme a undici incisioni realizzate da Bona de Pisis, ispirate da disegni di Filippo de Pisis. È presente anche un’incisione di Bona dedicata a Filippo.
Le incisioni, di dimensioni 40×50 cm, sono tutte firmate a matita al fronte da Bona de Mandiargues e recano i timbri a secco degli editori. L’opera è contenuta in una cartella originale completa di colophon e custodia, che porta le firme di Bona e André Pieyre de Mandiargues. L’opera è stata realizzata nel maggio del 1975 su carta speciale prodotta dalle cartiere Magnani di Pescia, e le tavole incise su rame da Bona de Pisis sono state stampate a mano con torchio da Alberto Caprini a Roma. Editore: Carlo Bestetti Edizioni d’Arte, Roma – Studio S – Arte Contemporanea, Roma. L’edizione comprende un totale di 11 dipinti di testa con disegno originale di Filippo de Pisis, oltre a un esemplare di testa con disegno originale di Bona.
L’opinione di Domenico Cammarota
Per meglio spiegare l’accoppiata De Pisis–Mandiargues: Bona De Pisis era la nipote di Filippo De Pisis, la figlia di suo fratello Leone. Nel 1947 lo zio Filippo se la portò con sé a Parigi per farle perfezionare i suoi studi pittorici interrotti dalla guerra, e Bona lì frequentò il gruppo surrealista, diventandone una fervente seguace; fra di loro conobbe lo scrittore André Pieyre De Mandiargues, che poi sposò nel 1950. Negli anni ’50 divenne una famosa pittrice surrealista, amata anche da poeti come Giuseppe Ungaretti e Octavio Paz, che la definì “la donna più bella del mondo”; bellezza che poterono ammirare anche tutti gli spettatori dell’esecuzione di “Allez-Hop” di Luciano Berio avvenuta al Teatro La Fenice di Venezia nel 1959, quando Bona improvvisò nella sala uno spogliarello passato alla storia. Dagli anni ’60 lei e il marito, si dedicarono anche a curare la ristampa di scritti e memorie dello zio De Pisis, e questa rara raccolta “11+1” si inserisce per l’appunto in questo filone di recupero artistico del ben più famoso parente.
Eventuali copie dell’opera in vendita (sempre aggiornato)






