"Avete fatto caso che gli unici roghi della storia riguardano libri e streghe?"

 

Perché le etichette adesive sui libri?

Il problema è noto. Una delle seccature maggiori è costituita dalla presenza delle odiose etichette adesive che il venditore appone sulla merce, con tanto di codice a barre, prezzo e data di ingresso dell’oggetto in negozio. I libri – purtroppo – non fanno eccezione, ed ecco che anche loro subiscono quest’onta a quanto pare inevitabile. I venditori schedano tutti gli oggetti in esposizione con un codice a barre. Il codice viene associato all’oggetto stesso tramite l’apposizione di un’etichetta adesiva. Nel caso dei libri l’etichetta tende ad aderire molto bene e si toglie quindi con difficoltà. Nella galleria fotografica che segue ecco tre “casi” frequenti:

Il caso più semplice è costituito dal libro con copertina o sovraccoperta plastificata. Essendo la superficie lucida/lavabile, l’etichetta è asportabile se la si inumidisce con un batuffolo di ovatta intriso di poche gocce di solvente (trementina, acetone, alcool); dopo di ciò si può grattare pian piano e togliere a pezzettini. Residui di colla si asportano con batuffolo di ovatta e solito solvente.

Nel libro cartonato, invece, l’operazione è più complessa. In genere viene usata una fonte di calore diretta per sciogliere la colla dell’etichetta (un fon è l’ideale); dopo alcuni minuti l’etichetta tenderà a scurire e perderà adesione alla superficie cartonata del libro; tirandola da un angolo e procedendo con cautela, la si potrà asportare. Residui di colla possono essere asportati con cautela adoperando della gomma pane e una certa dose di pazienza; se la cartonatura è colorata attenzione a non creare un alone.

Etichette apposte su fogli di guardia complicano la questione; le etichette sulle alette di copertina sono meno visibili ma devono comunque essere rimosse, e ci vuole cautela.

 

 

Una scoperta incoraggiante nella guerra senza quartiere alle etichette

di A. B.

 

Questa volta non parliamo della prima edizione persa, della copia annotata a mano dall’autore per la correzione prestampa o di un incunabolo che riempie un vuoto che data dall’incendio della Biblioteca Alessandrina.

Non so voi, ma io vado spesso ai negozi dell’usato Il Mercatino, quelli con il logo fucsia, a cercare libri rimessi in circolo da proprietari generosi e leggermente distratti. Ogni volta però il mio disappunto è grande quando, tornato a casa con un piccolo (presunto o reale) tesoro, mi accingo a staccare l’etichetta adesiva del negozio, ostinatamente collosa.

Ho provato molte cose, dall’Avio alla trielina, dal termosifone, almeno d’inverno, al fon, dalla gomma da cancellare all’alcool, ormai prezioso e razionato. Risultati? Mai incoraggianti.

Oggi, per caso, pulendo le copertine di alcuni nuovi arrivi con le pezzette struccanti di mia figlia, ho scoperto con meraviglia che rimuovono nell’ordine inchiostro, carta e colla, facendo sparire del tutto le terribili etichette la cui rimozione a volte ha comportato piccoli ma incurabili danni alle copertine.

Salviettine struccanti

Ebbene sì: la risposta all’annoso quesito su come si tolgono le etichette adesive dai libri potrebbe essere: con le salviettine struccanti.

Le cover patinate reagiscono alla perfezione alla cura di bellezza, e ho fatto la prova anche su una copertina più porosa, non in carta lucida e devo dire che sono soddisfatto. Nello specifico le salviettine usate erano di un private label della grande distribuzione, Consilia. Adesso non mi resta che dissuadere mia figlia dall’usare questi prodotti sul suo visino.

Ovviamente possono essere usate anche altre marche.

 

 

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Oppure… il wd 40:

 

Luigi ci informa che se abbiamo a che fare con copertine lucide (attenzione: non copertine di carta porosa o altro materiale che non sia plastificato) si può provare un batuffolo di cotone/ovatta imbevuto con una spruzzata di WD-40. WD-40 è il nome commerciale, nonché un marchio registrato, di un idrorepellente multiuso, composto principalmente da vari idrocarburi, prodotto dalla WD-40 Company.

 

 

 

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