"Avete fatto caso che gli unici roghi della storia riguardano libri e streghe?"

 

Ma perché Questo è Cefis è così ricercato?

Questo è Cefis – l’altra faccia dell’onorato presidente

Perdonate la generosa autocitazione, ma tutto nacque nel maggio del 2010, quando uscì il mio Manuale del cacciatore di libri introvabili (Biblohaus Edizioni). Il libro di Giorgio Steimetz era già conosciuto, ma l’attenzione che io vi dedicai sul Manuale, in tutta sincerità e scusate l’immodestia, ne ha decretato il passaggio a libro cult. Riporto uno stralcio dal libro:

[…] Ecco che entra in scena Questo è Cefis, di Giorgio Steimetz. Il libro è citato dallo stesso Pasolini in Petrolio. Secondo quanto pubblicato su Profondo NeroEugenio Cefis aveva un potere assoluto negli anni Settanta. Oltre ad aver passato il testimone della loggia massonica P2 al duo OrtolaniGelli, dando il via ad una fase di importanza capitale della nostra Repubblica, riuscì (o sarebbe riuscito) a far sparire dalle librerie questa biografia non autorizzata, che minacciava di screditarlo.

Molti hanno segnalato che neppure le biblioteche nazionali sono più in possesso di copie di Questo è Cefis. Apparentemente il libro risulta regolarmente schedato, ma se l’addetto va a prenderlo a scaffale, non lo trova. Ma Questo è Cefis non è del tutto scomparso. Proprio un attimo prima che questo libro vada in stampa, Massimo Gatta mi fa notare che, all’interno di una copia da lui consultata, è spuntata una cartolina editoriale quanto mai interessante, nella quale l’editore invita il lettore a sollecitare presso la Procura Generale della Repubblica di Roma un intervento teso a indagare sui casi di “malcostume e sui sistemi del sottobosco corrente” avanzati dall’autore.
Non mi scordo neppure per un attimo che quello che sto scrivendo è un manuale per aspiranti cacciatori di libri introvabili, e che il libro di Steimetz si presta in maniera eccezionale a fare da esempio. Questo è il “motivo scatenante” della sua utilizzazione nella realizzazione della sovraccoperta del presente Manuale.
Come deve comportarsi un cacciatore che si rispetti? Rispondere a questa domanda è semplicissimo. Nel caso fortunatissimo in cui egli possegga una copia del libro, deve venderla sfruttando il momento particolarmente favorevole in cui tutti ne parlano. Se invece si trova dall’altra parte del tavolo, non deve comprarlo. Lo pagherebbe molto di più del suo valore effettivo. Eppure, in quelle settimane di marzo di copie nel “mercato” ne capitarono ben tre. Evidentemente c’era chi lo teneva nascosto, aspettando il momento favorevole. La prima fu venduta in provincia di Imperia, con una trattativa privata non programmata. Un collezionista, forse incautamente, si vantò in pubblico di possedere una copia di “quel libro di cui parlano tutti i giornali e che Dell’Utri metterà in mostra a Milano assieme al manoscritto Lampi sull’Eni”. Immediata l’offerta (1.200 euro), altrettanto la vendita. Le altre due copie in vendita si “manifestarono” (come fossero oscure entità…) nelle settimane successive, una a Milano e l’altra a Roma, con richieste fino a duemila euro. Le inserzioni sparirono improvvisamente. Vendute? Ritirate? Chissà.

Dal 2010 in poi, pertanto, non c’è stata pace per questo libro. Io credo di aver ricevuto un centinaio di richieste dirette. Come se, averne parlato, significasse detenerne uno scatolone. Magari! E se domandate a dieci librai a caso lumi su questo libro, ognuno vi potrà raccontare aneddoti e curiosità da farne a sua volta una pubblicazione.

 

 

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