Il “Gigante buono” che fece innamorare la “Vecchia Signora”
Per i nostalgici e per gli studiosi di storia del calcio, e della Juventus in particolare, c’è un libro che è una pubblicazione molto singolare, al di fuori dell’editoria convenzionale, di massa e dei grandi numeri. Ma che è un pezzo importante per chi si occupa soprattutto di Juventusiana. La testimonianza di un grande campione che giocò nella Juventus nell’epoca cosiddetta d’oro e poetica del calcio. Il gallese John Charles, con l’italo argentino Omar Sivori, formò una delle coppie d’attacco più prolifiche e più forti della storia del campionato italiano.
John Charles giocò nella Juventus dal settembre del 1957 al giugno del 1962. Scrisse un libro di memorie. Si sta qui parlando di:
Good bye Juventus, di John Charles (Torino, Editore Pier Cesare Baretti, circa 1962).
Al termine del campionato 1961-62 John Charles infatti lasciò la Juventus e ritornò in Inghilterra, nelle file del Leeds United, da cui era venuto cinque anni prima.
L’OPAC SBN assegna l’anno 1961 in forma dubitativa a questo libro, sebbene appaia strano (se non impossibile) che, un anno prima del suo saluto ufficiale alla Juventus, possa essere uscito nelle librerie un libro con questo titolo. Probabilmente Good bye Juventus – si tratta delle memorie calcistiche e di carriera di Charles – era già pronto da un anno con un altro titolo, ma – alle voci che solitamente in quell’ambiente precedono le decisioni ufficiali – si pensò di lasciarlo fermo fino al 1962 per poi farlo uscire sfruttando la scia emotiva dell’addio del giocatore ai colori bianconeri, favorendo le vendite. E a quel punto si sarà deciso di cambiare il titolo di conseguenza, chissà, forse fu addirittura ricopertinato.
Chi scrisse il libro?
Il libro riporta la firma del giocatore della Juventus in facsimile nei ringraziamenti all’editore per l’uscita delle sue memorie. Si tratta dell’unico libro di memorie noto per John Charles. Molto probabile che qualcuno abbia aiutato il rude gallese nella stesura delle stesse in un inglese (o addirittura italiano) pubblicabile. I sospetti penderebbero proprio verso l’editore, Pier Cesare Baretti.
Naturalmente è quanto mai viva la possibilità di un’edizione pirata.
Due parole sull’editore
A Torino c’erano negli anni ’20 del XX secolo le Edizioni Baretti (o Edizioni del Baretti), che furono operative più o meno dal 1926 al 1929, e che dettero alla luce, tra le poche cose che pubblicarono, opere oggi ricercate di Piero Gobetti. Ritroviamo un editore, “Il Baretti“, in quel di Napoli negli anni ’60, operante approssimativamente dal 1961 al 1963. Il libro di John Charles si colloca cronologicamente in quest’ultimo lasso di tempo, ma siamo a Torino e a firmarlo è l’Editore Pier Cesare Baretti. Non sappiamo se omonimo del Pier Cesare Baretti (1939-1987) giornalista e dirigente sportivo, presidente della Fiorentina e della Lega Calcio, il quale, all’epoca dell’uscita del libro avrebbe avuto solo 23 anni.
Inoltre, non ci risultano ulteriori libri usciti e conservati nel sistema bibliotecario recanti la dicitura “Pier Cesare Baretti” nel campo previsto per l’editore.
Disponibilità del libro (sempre aggiornato)