"Avete fatto caso che gli unici roghi della storia riguardano libri e streghe?"

 

Ve lo ricordate il piccolo Giusva?

Alla fine degli anni ’60 ed inizio dei ’70 il carosello pubblicitario della RAI e vari film per la televisione seguitissimi all’epoca (non c’erano i network privati…) avevano spesso come protagonista un bambinello dal viso rotondo e angelico. Più tardi sarebbe stato ribattezzato “Giusva” ma all’inizio per tutti era soltanto il “bambino della pubblicità”. Imperversava negli spot dei detersivi, dei formaggini e dei medicinali di larga fascia. E poi, in tv, fu via via comparsa, attore non protagonista e attore invece protagonista in vari sceneggiati: Le tentazioni del Signor Antonio, Boccaccio, La fiera della vanità, la famiglia Benvenuti ed altre. Se lo contendevano i registi più affermati dell’epoca. Tra tutti si può citare anche Federico Fellini.

Quello che successe dopo, passata un’adolescenza un po’ turbolenta, è cosa nota. L’adesione ai N.A.R., la militanza nell’estrema destra, le sparatorie, l’arresto, il processo e la condanna per pluriomicidio a 30 anni di carcere, già scontata. Giusva divenne così per tutti solo Giuseppe Valerio Fioravanti (nato nel 1958 a Rovereto). Lui stesso si è definito “ex criminale” nel corso di un’intervista. L’uomo da tempo ha iniziato un percorso di pentimento, durante il quale ha incontrato molti dei familiari delle persone che hanno perso la vita a causa sua.

Facciamo però un passo, anzi un salto, indietro. Nel 1969, all’apice della sua popolarità come bambino della pubblicità, le Edizioni Paoline hanno l’idea di fare uscire un libricino, Questi benedetti genitori…: un libro per bambini che possono leggere anche i grandi (Roma, Edizioni Paoline, 1969), che avrà fatto le sue oneste vendite all’epoca. Il libro presenta disegni dello stesso piccolo protagonista e di Cristiano Cristina. Di fatto, era uscito completamente dal ricordo di tutti, prima che lo osservassi nella stupefacente Collezione Zontini a Cremona. A quanto pare, solo la Bibliomediateca Mario Gromo del Museo nazionale del cinema di Torino ne detiene una copia pubblica.

 

 

 

 

Gli altri libri

Risale al 1996-1997 la collaborazione con lo scrittore ed artista Pablo Echaurren che originò un docufilm dal titolo Piccoli ergastoli e Marcello Baraghini di Stampa Alternativa ne ha ricavato tre libricini, nel frattempo divenuti abbastanza rari. I libri in questione sono: Rebibbia rhapsody, di Pablo Echaurren, Valerio Fioravanti (Roma, Stampa alternativa, 1996); Piccoli ergastoli, di Pablo Echaurren, Valerio Fioravanti (Roma, Stampa alternativa, 1997); Il ritorno di Silvio Pellico, di Pablo Echaurren, Valerio Fioravanti (Viterbo, Stampa alternativa, 1997).

 

 

 

 

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