Il crepuscolo del Dandy e la decostruzione del suo falso mito, di Ivano Comi (Erba, Como, Editore CE, 2017 ma 2016).
In quasi duecento anni, e per la prima volta al mondo, un saggio mai apparso, in qualsiasi lingua, che dubita di tutta la letteratura, romanzata o saggistica che sia, sulla figura del dandy e sul tema del dandismo. Da Barbey d’Aurevilly a Baudelaire, da Sartre a Camus, da Brummell a d’Orsay, da Wilde a d’Annunzio, dalla de Buzzaccarini alla Franci, da Praz a Scaraffia, da Onfray a Bollon… tutti posti sotto l’obiettivo del microscopio.
Tirato in soli cento esemplari numerati e firmati dall’autore, di formato simil A4, consta quasi di 300 pagine, è interamente composto e rilegato a mano, ed è corredato di oltre 50 tavole fuori testo (più di 100 immagini) a tutta pagina, per la pressoché totalità a colori, tavole che rappresentano scorci interni, ed esterni notturni, della dimora di un esteta, documenti e fotografie, anch’essi mai pubblicati al mondo.
Sullo sfondo di questa residenza (il cui proprietario ha voluto rimanere anonimo), ritratta nel mistero dell’oscurità, proprio quando tutte le certezze si arrendono alla supremazia dell’Imponderabile, nell’incanto feerico ed esclusivista di una coreografia dell’Irraggiungibile e dell’Assoluto, si dipana, spietata e indifferente alle seduzioni della notte, la confutazione rivelatrice di una corale menzogna perpetuata come verità.
Ivano Comi, è stato uno scrittore italiano scomparso nel 2018. Si tratta di una personalità affascinante e misteriosa, protesa verso la bellezza, l’eleganza e la stravaganza. Comi è noto per la sua vasta collezione di libri dedicati alla figura del “Dandy“, nonché al suo interesse per le lame d’acciaio, le armi bianche e i cavallucci marini. Il mistero legato a Comi deriva in gran parte dall’enigmatico modo in cui ha vissuto la sua vita e alle sue rarissime comparse in pubblico. Inoltre, la tiratura limitata e il prezzo non accessibile dei suoi libri conferiscono un’aura di esclusività e originalità alle sue opere.
Un aspetto interessante di Ivano Comi è stato il suo lavoro come medico, anche se non è chiaro quale fosse la sua specializzazione. Questa ambiguità si aggiunge al mistero che circonda la sua figura, contribuendo alla sua aura di originalità e stravaganza. La residenza in una lussuosa dimora a Civenna di Bellagio, nella zona interna del comasco, aggiunge ulteriore fascino e mistero alla sua personalità e al suo stile di vita riservato e esclusivo.
Comi ha contribuito in modo significativo alla comprensione e all’apprezzamento della figura del “Dandy“, focalizzandosi sull’eleganza maschile e l’estetica. I suoi libri, come detto, sono caratterizzati dalla tiratura limitata, e costituiscono preziosi oggetti da collezione.
Il libro in questione ha anche un suo valore bibliofilo per riportare la bibliografia delle opere sul Dandysmo, compresi i frontespizi di opere dei secoli scorsi.
Disponibilità di eventuali copie (sempre aggiornato)