Il ragazzo che trasformava le cose, di Sabina Colloredo (testo); Gianni De Conno (illustrazioni) (Milano, Carthusia, 2014).
Nell’opera “Il ragazzo che trasformava le cose“, Sabina Colloredo accompagna i giovani lettori in un viaggio alla scoperta del design attraverso una quotidiana avventura di due fratelli.
“Il ragazzo che trasformava le cose” è un’opera originale che si presta a un duplice approccio: racconta, da un lato, la storia di due bambini creativi che giocano con la loro immaginazione; dall’altro, presenta il design come arte e mestiere che caratterizza la cultura italiana. La struttura del libro stesso rispecchia il contenuto con una pieghevolezza che ne fa un oggetto di design al servizio della narrazione.
Le illustrazioni ironiche di Gianni De Conno aggiungono ulteriore valore a questo volume, il cui scopo è far comprendere ai ragazzi quanto l’espressione della creatività possa essere gratificante, specie se inserita in un contesto professionale, quale quello del design.
L’autrice sa rendersi vicina all’esperienza quotidiana dei giovani lettori, proponendo una trama semplice incentrata su un episodio familiare: il maldestro rompersi di un telecomando e la scoperta delle infinite possibilità di trasformazione.
Sebbene la storia non possegga una trama mozzafiato, il messaggio dell’autrice è stimolante: incoraggiare i ragazzi a rompere gli schemi, a cimentarsi nella trasformazione di materiali e oggetti, abbinando l’immaginazione più sfrenata al senso pratico per rendere il mondo più bello e divertente.
È un piccolo libro, sì, ma che merita in pieno l’attenzione dei giovani lettori, volto a incoraggiare la scoperta del design e a sottolineare l’importanza della creatività nella vita di tutti i giorni. L’autrice e l’illustratore sanno trasmettere con leggerezza e ironia un’arte e un mestiere che spesso rimane ignoto al grande pubblico, stimolando la curiosità e l’interesse dei giovani lettori.
Disponibilità del libro (sempre aggiornato)