Un mandarino marcio, tanti mandarini marci
Il Mandarino è marcio. Terrorismo e cospirazione nel caso Moro, di Mimmo Scarano e Maurizio De Luca (Roma, Editori Riuniti, 1985) è un libro sull’affare Moro che fino a qualche tempo fa era piuttosto raro, ricercato e, in un periodo ben preciso, del tutto introvabile.
Su eBay però recentemente c’è stata una vera e propria moltiplicazione di “Mandarini”, offerti in asta a prezzi variabili, anche se sempre abbastanza sostenuti. Il libro è stato rastrellato negli ultimi anni e i venditori più noti del celebre sito d’aste sanno evidentemente quanto farselo pagare. Analogo il discorso spostato sul sito concorrente Comprovendolibri. Il libro sembra riguardare maggiormente i venditori privati e poco, o marginalmente, le librerie e gli studi bibliografici.
Il libro però è effettivamente molto interessante. Dalla quarta di copertina:
Sei anni dopo l’affare Moro, due giornalisti ricostruiscono il più complesso delitto politico della nostra storia contemporanea.
Per la prima volta, sulla base di documenti e testimonianze prodotte nell’arco di un decennio, viene ricomposto con pazienza pari all’attendibilità lo scenario nel quale si sono mossi i protagonisti di una vicenda che ha modificato il corso della storia italiana.
L’inchiesta individua i “punti oscuri”, li ordina in un contesto logico e cronologico, e rivela il perché di tanti silenzi o reticenze fuori e dentro lo Stato, dentro e fuori l’Italia.
Due le domande essenziali a cui il libro, quasi una guida nel labirinto dei misteri dell’affare Moro, risponde: perché fu rapito e ucciso il presidente della Dc?
Quali poteri e quali interessi hanno tratto vantaggi dalla presenza del terrorismo?
Ma perché proprio “Il mandarino è marcio“? Perché questa era la parola in codice dei brigatisti per comunicare via radio dell’avvenuta uccisione di Aldo Moro.
“La frase annunciava la morte di Moro e significava (anagramma) “il cane morirà domani”. Un parroco piemontese la trasmise ai carabinieri che la comunicarono a Roma. La stampa non ha parlato di questi messaggi. Rimane un buco anche in commissione parlamentare.” (fonte: www.fondazionecipriani.it)
Il libro fu presentato nel marzo 1985, in anteprima, presso la Sala della stampa estera di via della Mercede a Roma, presenti gli autori, l’allora ministro della Giustizia Mino Martinazzoli e Giampaolo Pansa, il quale così si espresse:
“Il libro lascia interdetti e angosciati; non ha tesi precostituite ed elenca i molti attori e gli scenari che ancora non sono stati messi in luce”. (fonte: La Repubblica)
Per i cultori delle cospirazioni e per i collezionisti di libri sugli anni di piombo, Il mandarino è marcio è assolutamente un must.
Disponibilità del libro (sempre aggiornato)