Paris au XXe Siècle: un’analisi del romanzo di Jules Verne
“Paris au XXe Siècle” è un romanzo di Jules Verne che, sebbene scritto nel 1863, ha visto la luce solo nel 1994, creando un notevole scalpore nel panorama letterario. L’opera offre una visione futuristica della Parigi del ventesimo secolo, caratterizzata da un mix di innovazioni tecnologiche e un profondo pessimismo sociale.
L’idea di “Paris au XXe Siècle” nacque in un periodo in cui Verne stava già affermandosi come uno dei pionieri della narrativa scientifica e fantastica. Tuttavia, il manoscritto fu rifiutato dall’editore Pierre-Jules Hetzel, che lo considerò troppo pessimista e non in linea con le aspettative commerciali dell’epoca. Il manoscritto rimase dimenticato per oltre un secolo, fino a quando non fu ritrovato nel 1989 da uno degli eredi di Verne all’interno di un baule sigillato a Tolone. La prima edizione ufficiale fu pubblicata da Hachette nel 1994, suscitando grande interesse e curiosità
La trama segue le vicende del giovane protagonista Michel Dardent, un artista che si trova a vivere in una Parigi futuristica del 1960, caratterizzato da strade illuminate elettricamente e mezzi di trasporto innovativi. Tuttavia, la società descritta da Verne è profondamente alienante: i cittadini sono privati di individualità e vivono in una realtà monotona e oppressiva. Il romanzo esplora temi come il progresso tecnologico, l’alienazione sociale e il conflitto tra l’individuo e la società
L’edizione francese del 1994 si distingue per la sua cura editoriale. La copertina è stata illustrata da François Schuiten, che le ha conferito un aspetto monumentale in riflesso dell’immaginario futuristico di Verne. Inoltre, il testo è accompagnato da note esplicative che contestualizzano le innovazioni presentate nel romanzo rispetto al periodo storico in cui fu scritto. Quest’edizione ha contribuito a far riscoprire l’opera di Verne in una luce nuova, evidenziandone la sua attualità.
Le edizioni in Italia
L’edizione italiana di “Paris au XXe Siècle” è stata pubblicata nel maggio 1995 dalla Newton Compton con il titolo letterale di Parigi nel 20. secolo. Questa traduzione (a cura di Maurizio Grasso) ha cercato di mantenere lo stile originale di Verne, pur affrontando alcune difficoltà legate alla resa dei suoi concetti futuristici. Nonostante ciò, ha avuto un buon riscontro tra i lettori italiani, contribuendo a diffondere la conoscenza dell’opera nel nostro paese.
Si sono susseguite altre edizioni del libro in Italia: Le meraviglie di Parigi (Siena, Liberamente, 2008); e poi altre che hanno mantenuto fede al titolo letterale originario: (Torino, Phanés; Morgex; Conti, 2013); (Roma, Elliot, 2017 e 2018); (Milano, Feltrinelli, 2023). Altre ne seguiranno per riempire i cataloghi, visto che i diritti dell’opera sono scaduti.
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