"Avete fatto caso che gli unici roghi della storia riguardano libri e streghe?"

 

Una copertina, tante storie dietro

 

di Alessandro Brunetti

 

Nei soliti giri tra bancarelle, mercati e mercatini mi imbatto in ogni genere di libro. A volte sono titoli che già hanno un acquirente ideale, altre volte invece è solo potenziale. E poi ci sono i libri che non sono rari, non sono ricercati, eppure mi colpiscono per un qualcosa di indefinibile, e che possiamo ascrivere alla categoria intuito. Tra questi vorrei annoverare La donna dello schermo (Roma, Editrice Apollon, 1944), un romanzo di Ferruccia Cappi Bentivegna. Su di lei le notizie attingibili dalla rete sono scarse. Consultando l’OPAC la sua capacità di scrivere romanzi, trattati storici, etnografici o di costume è davvero notevole. Sono davvero deluso da questa aridità di informazioni e, se penso che lei è autrice di un trattato sulla birra, la mia delusione diventa rabbia. A ogni modo, la prima tacca che rende il librino molto più interessante di quanto l’apparenza promettesse, l’abbiamo messa: la scrittrice non è una sprovveduta. Poi, una volta a casa, mi sono messo a esaminare il volume con più calma, anche per poter restaurare la sovraccoperta interessata da una serie di strappetti e mende.

Mi accorgo allora che la copertina è firmata ed è opera di Ottorino Mancioli, come la xilografia della copertina in cartoncino. Mancioli fu illustratore, futurista, artista e paracadutista, realizzò moltissimi poster sia durante la guerra che nel dopoguerra.

Ma ciò che attira la mia curiosità è il timbro in copertina della YMCA, con acronimo tradotto in francese e in italiano. La YMCA era solita distribuire libri nei campi di prigionia militari per italiani e probabilmente anche questo volume faceva parte delle letture che gli editori mettevano a disposizione dei connazionali P.O.W. Il timbro appare cancellato a gomma, con parziale rimozione del colore, ma sta lì, saldamente.
Tra le pagine invece si conservano 6 schede editoriali attinenti ad altrettanti volumi dello stesso editore, Apollon, in colori diversi a seconda delle collane di appartenenza.
Insomma, un libro di un’autrice dimenticata e di un editore ormai sparito riesce a raccontarci molte cose, ancor prima di essere letto.

 

 

Disponibilità del libro (sempre aggiornato)

 

le aste sono in continuo aggiornamento

 

Su AMAZON

 

 

Questo sito web partecipa al Programma di affiliazione eBay e potrebbe percepire benefit fornendo collegamenti ai prodotti sui siti regionali di eBay.

Tag

Aste

sempre aggiornate

Tolkien

Harry Potter

stephen king

Dracula

R. R. Martin

Futurismo

BIBLIOFILIA

Occasioni

In Scadenza

Altri articoli sul Blog

Brownlow – ALLA RICERCA DI CHARLIE CHAPLIN – Le Mani 2005 + dvd Unknown Chaplin

Importante saggio su un Charlie Chaplin in parte inedito e sconosciuto ai suoi stessi ammiratori; il libro (con CDV) si fa sempre più raro.

“Il biliardo moderno” (1933) un ricercatissimo titolo per i cultori e gli storici di questo gioco

Raro e ricercato libro su uno dei giochi più in voga e che più ha ispirato letteratura e cinema.

Il mito di “Les Sept Têtes du Dragon Vert” di Teddy Legrand (Berger-Levrault, 1933): da Hitler a Ian Fleming fino a Bergier

“Les Sept Têtes du Dragon Vert”, di Teddy Legrand. è paradossalmente poco conosciuta anche in Francia, almeno dalla maggior parte dei lettori. Però è indiscutibilmente nel mito. Un volume, questo, che è il primo (o tra i primi) a fare un preciso collegamento tra le meditazioni dei monaci tibetani e il Nazismo. Vi aleggiano vari misteri, tra cui la vera identità del suo autore.

“Dino Buzzati: un autoritratto: dialoghi con Yves Panafieu” (1973): un libro dal destino fortunato posseduto da pochi

Siccome Dino Buzzati scomparve nel gennaio del 1972, quella di Yves Panafieu risultò essere l’ultima intervista significativa. L’editore Mondadori, pertanto, chiese allo studioso francese di farne un libro, che poi uscì con il titolo di Dino Buzzati: un autoritratto: dialoghi con Yves Panafieu (Milano, Mondadori, marzo 1973).