"Avete fatto caso che gli unici roghi della storia riguardano libri e streghe?"

 

Un piccolo mistero datato 1967

A spasso per Roma può capitare di imbattersi, magari durante le cosiddette calde “ottobrate romane”, in piccoli misteri che però stimolano il nostro intelletto e talvolta l’amor proprio. In compagnia del fido E. P. compagno di varie cacce, e inviato speciale in quel di Porta Portese, troviamo alla Libreria Coliseum di via Teatro della Valle una copia in perfetto stato de Le forche caudine di Enzo Tortora. No, non si tratta del racconto della triste vicenda del noto presentatore di Portobello; il titolo lo potrebbe quasi lasciar supporre. Bensì di un simpatico libretto dell’editore Bietti di Milano in cui Tortora si diverte, secondo il suo inconfondibile stile, a prendere bonariamente in giro i divi del momento (siamo nel 1967), e cioè Mina, Celentano, Gaber, Rita Pavone, Gigliola Cinquetti ecc.

Scorrendo la disponibilità sui portali internet – anche per avere una conferma della disponibilità del titolo – ci imbattiamo in altre due copertine dello stesso libro, per lo stesso editore e stampate nello stesso anno, il 1967. Tra l’altro, quasi ogni libraio o venditore è convinto che la “sua copia” sia la prima edizione, praticamente infischiandosene di quelle degli altri. E devo dire che, allo stato attuale, è arduo potersi pronunciare in maniera definitiva in materia.

Non ci sono elementi, o non ne ho visti di rilevanti, che possano mettere in fila – cronologicamente parlando – le tre edizioni. La galleria fotografica che segue presenta le tre copertine nell’ordine cronologico più probabile:

 

Qualche spiegazione?

Ripeto. Difficile averne di chiare e incontrovertibili. Ho l’impressione che l’edizione di 180 pagine possa essere la prima. Meno pagine di testo (anche se, va detto, il formato è diverso), una copertina più “primitiva”, l’appartenenza a una collana diversa (Il picchio, contro Humor). Nell’anno 1967 la Bietti mise in commercio oltre 100 libri. La collana Humor era diretta da Carlo Silva. Così come la collana Il picchio. Altra stranezza. La Libroteka di Trento ed E. P. di Roma mi confermano, separatamente, che c’è una sovraccoperta in acetato trasparente a protezione della copertina telata dell’edizione Humor (immagine n. 2 della galleria fotografica). A quanto sembra, però, la quasi totalità delle copie in vendita ne sarebbe sprovvista.

Le forche caudine non è stato mai ristampato (in forma di libro) dal 1967. Tuttavia, nell’estate del 2017, la rivista di umorismo e satira Buduàr, mensile online che si sfoglia come un giornale, lo ha riproposto a puntate. Ricordo che i racconti-ritratti di Enzo Tortora pubblicati sul libro erano a loro volta originariamente apparsi sulla rivista di arte, scienze e lettere La Parrucca (1953-1965), che aveva Montanelli, Tortora, Arbasino, Erba, Raboni tra i collaboratori. Sull’argomento è obbligatorio leggere il saggio Storia di una rivista inesistente: La Parrucca, di Alvaro Strada (Milano, Viennepierre, 2005).

 

 

Disponibilità del libro (sempre aggiornato)

 

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