"Avete fatto caso che gli unici roghi della storia riguardano libri e streghe?"

 

Un successo al femminile

Un libro che ebbe molto successo per tutti gli anni ’60 e ’70 fu Le italiane si confessano, di Gabriella Parca (Firenze, Parenti, 1959), L’edizione originale di questa notissima inchiesta sulla condizione femminile in Italia, completa della insolita e curiosa sovraccoperta (con tanto di francobollo e timbro postale), è piuttosto ricercata, ma fortunatamente non rarissima. Essendo un vero e proprio cimelio della storia sociale italiana, e in particolare dell’emancipazione femminile, conviene che non manchi nella nostra libreria. Furono pubblicate undici edizioni, fino al 1977, con due editori diversi, Parenti di Fienze e Feltrinelli di Milano. Parenti pubblica le prime sette edizioni (dal 1959 al 1962); Feltrinelli le successive quattro (dal 1964 al 1977).

Questo libro è un vero e proprio classico, opera di una giornalista in vena di antropologia, che per prima affrontò le tematiche sociali relative alla differenza dei sessi. La prefazione è di Cesare Zavattini; dalla terza edizione del 1960 vi compare una prestigiosa presentazione di Pier Paolo Pasolini, che sarà soppressa a partire dal 1973, per contrasti personali tra l’autrice e lo scrittore bolognese.

Feltrinelli subentrerà dal 1964. Stranamente, la prima edizione senza la presentazione di Pasolini, cioè la Feltrinelli del 1973, ha lo stesso numero di pagine della precedente! La quarta edizione Feltrinelli (nel 1977) dovrebbe essere l’ultima di questo fortunato libro.

Nella galleria fotografica che segue ho cercato di ricostruire le varie edizioni e associato le giuste copertine ad ognuna di esse:

 

L’autrice Gabriella Parca (scomparsa nel 2016) ebbe una considerevole fama proprio per questo libro. Si segnalò anche come direttrice del settimanale (poi mensile) Effe – settimanale di controinformazione al femminile.

 

Chi è costui? Assolutamente nessuno

[Effe, numero zero (Bari, Dedalo Editore, 1972), foto da www.donatafrancescato.it]

 

Chi è costui? Assolutamente nessuno. È l’equivalente delle donne seminude che si vedono sulle copertine dei rotocalchi. Questa frase è scritta sulla copertina (angolo in basso a dx) del numero zero di Effe, “settimanale di controinformazione al femminile”. Siamo nel 1972, sta venendo fuori il femminismo in Italia, le donne emancipate reclamano un ruolo da protagoniste; comincia quella lotta al maschio che poi caratterizzerà tutto quel decennio di cambiamenti radicali nel sociale e nel costume degli italiani.

Tra l’altro, questo numero zero è rarissimo, veramente introvabile, e varrebbe la pena cercarne una copia perché rimane una pietra miliare nella storia del costume italiano, nella storia del femminismo e dell’emancipazione della donna in Italia.

Gabriella Parca, in una delle ultime interviste concesse (di Alice nel paese delle femministe in: xxd, ottobre 2010), a proposito della donna di oggi dice:

“Oggi appena una donna ha un po’ di potere, si comporta come o peggio di un uomo: assume il modello maschile della gestione del potere, te lo fa pesare, da padrone. Inoltre non c’è solidarietà femminile, che invece era un punto di forza del primo femminismo…”.

Dichiarazione che sembra un po’ la fine di un’epoca.

 

 

Trovabilità di “Le italiane si confessano”

Di Le italiane si confessano non si può dire che si tratti di un libro raro, anche se la prima edizione non è frequentissima (valutazioni fino a 50 €).

 

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