"Avete fatto caso che gli unici roghi della storia riguardano libri e streghe?"

 

Nella fossa dei leoni: la storia della fossa dal ’68 ai giorni nostri, a cura di Mauro Ambrosio, Roberto Bertoglio, Fabrizio Pedretti, Marco Stolfi, Federico Velati (Milano, Grafiche La Centrale, 2002). Edizione privata. Esiste una seconda edizione del 2005.

 

Libro molto ricercato non solo dagli sportivi e dagli amanti di storia del calcio e del Milan, ma anche dagli studiosi del tessuto sociale, di costume e dell’evoluzione dei cosiddetti nuovi miti.

 

 

Che cos’è la “Fossa dei Leoni”

La Fossa dei Leoni è stata un’associazione di tifosi del Milan, nata nel 1968. Essa rappresentò il primo vero e proprio gruppo ultras in Italia.

Nel corso degli anni, la Fossa dei Leoni divenne un modello per numerosi gruppi ultras italiani, grazie alla propria organizzazione e ai propri ideali. Inizialmente, nacque quando un gruppo di ragazzi iniziò a ritrovarsi presso la rampa 18 dei settori popolari dello Stadio di San Siro, indossando la maglia del Milan e portando bandiere e sacchetti di coriandoli. Venne scelto questo nome ispirandosi al soprannome dato al vecchio campo del Milan, un campo di periferia milanese vicino a Linate. In più, la disposizione del gruppo nella curva, sopra l’ingresso dei popolari, dava l’idea di entrare per l’appunto in una fossa di leoni.

Negli anni, la Fossa si identificò sempre di più con gli ambienti di sinistra, pur mantenendo una certa eterogeneità nei pensieri politici degli iscritti e dei simpatizzanti. Nel 1972, il gruppo si spostò sul rettilineo e venne ideato l’inno, tratto dal film “L’armata Brancaleone“. Nel 1983 la Fossa, forte di molti iscritti e di una grande popolarità, pubblicò il suo primo giornale, sulla scia di quanto stavano facendo altri gruppi ultras.

Nella storia recente, la Fossa è stata sciolta. La decisione dei dirigenti della Fossa di terminare l’esperienza arrivò in un contesto di minacce e aggressioni e di un conflitto strisciante tra tifosi. Durante questo periodo, la Fossa era stata accusata da altri gruppi ultras di aver richiesto l’intermediazione della Digos per ottenere la restituzione di uno striscione rubato nella partita Milan-Juventus del 29 ottobre 2005. Tale accusa tuttavia, non fu mai dimostrata e, secondo alcuni osservatori e commentatori, lo scioglimento del gruppo è da ricondursi a questione politiche ed economiche. In seguito a vari tentativi di rifondazione, poco dopo nascerà il gruppo Guerrieri Ultras Curva Sud Milano, in cui confluirono alcuni ex esponenti della Fossa dei Leoni.

Il contributo della Fossa alla curva del Milan è stato indubbiamente molto importante. La Fossa dei Leoni ha rappresentato uno dei simboli più autentici e caratteristici del calcio italiano, e la sua eredità vive ancora oggi nella curva e nella cultura ultras del Milan.

 

 

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