Sognando, leggendo, ricordando
Poker tutto al femminile
Se il termine fantascienza (orig. science fiction) lo si deve a un calco linguistico di Giorgio Monicelli nel 1952 – e la letteratura di fantascienza parte proprio da quell’anno con la rivista Urania di Mondadori, per la cosiddetta proto-fantascienza la definizione spazio-temporale è assai più ampia, e tutt’ora controversa tra gli studiosi. Pensate che c’è chi vorrebbe includere nella lista anche Il Milione di Marco Polo.
La spigolatura di oggi riguarda quattro romanzi sul tema della donna e sulla femminilità. Ovviamente si tratta di racconti dove compare un lato “fantastico” che li ascrive tutti quanti in questa definizione un po’ imprecisa ma assolutamente intrigante che è, appunto, la protofantascienza.
Parliamo quindi di La donna senza sesso, di Mauro De Palmas (Milano, Edizioni La Lanterna, 1926). Edizione molto rara, ce n’è una sola copia nel sistema bibliotecario italiano, ed esattamente presso la Biblioteca comunale Labronica Francesco Domenico Guerrazzi di Livorno. Esiste una seconda edizione del libro (stesso editore, 1931) e questa è consultabile alla Biblioteca nazionale centrale di Firenze e alla Biblioteca Melchiorre Dèlfico di Teramo. Una terza edizione (stesso editore, 1947) – di cui non c’è traccia nel sistema bibliotecario – è spuntata in vendita su eBay.
Il secondo libro di questa mini-rassegna è Domani ameremo così, di Nino Della Casa (Milano, Facchi, 1924). Il titolo (piuttosto raro) è posseduto da quattro sole biblioteche. Esiste una seconda edizione de libro (Milano, Vecchi, 1926). Entrambe le copertine sono strepitose, da notare l’eleganza con la quale, nel titolo dell’edizione Facchi, venga spezzata una parola (amere=mo), che non solo non guasta l’estetica della copertina in stile Liberty, ma anzi la sublima.
Il terzo libro è La donna ridente: la camera n. 111, romanzo di Jenö Heltai (Milano, Caddeo, 1925). L’autore è uno scrittore ungherese (1871-1957), e l’opera originale – A 111-es – è del 1920. La donna ridente è posseduta, oltre che dal Sistema Bibliotecario di Milano, da sole altre due biblioteche italiane, la Biblioteca civica di Biella e la Biblioteca regionale universitaria di Messina. Di questo titolo esistono anche altre due edizioni, entrambe a cura della Società Editrice Lombarda di Milano (rispettivamente nel 1932 e 1933).
Chiudiamo la nostra rassegna con il quarto volume della segnalazione, ossia: La donna su misura, di Angelo Frattini (Milano, Morreale, 1926). L’autore (1896-1967) fu un noto scrittore e giornalista. Quest’opera viene generalmente catalogata come “racconto umoristico“, perché ai tempi non si parlava ancora di fantascienza. La trama però si basa su idee fantasiose ed utopie, per cui la si accorpa oggi al genere fantastico. Della prima edizione del 1926 se ne trova traccia soltanto alla Biblioteca comunale di Imola e alla Biblioteca nazionale Braidense di Milano. Esiste una seconda edizione (stesso editore, 1931) ed una terza (Milano, Corbaccio, 1935). Quest’ultima risulta stampata a La Tipografica di Varese.
Nelle segnalazioni si privilegia sempre quel materiale che dalle foto e dalle schede di vendita appare in ottime condizioni (talvolta, nelle migliori condizioni possibili); domandare sempre al venditore ogni dettaglio (inclusa l’edizione) prima dell’acquisto.
[si ringrazia Bruno Baronchelli di Roma per la prima segnalazione nel 2020]
Disponibilità dei libri (sempre aggiornato)