"Ci sono libri che da prede si trasformano in predatori. Temete i loro morsi, bibliofili"

Sempre più raro individuare una copia di Napoleone imperatore e massone, di Francois Collaveri (Firenze, Nardini, 1986) sul mercato dei libri usati.

L’autore, Francois Collaveri (1900-1989) è uno specialista, con all’attivo almeno tre pubblicazioni sul medesimo argomento uscite nel periodo 1982-1986, con una ristampa più recente.

Che Napoleone Bonaparte fosse stato anche massone è sempre stato un tema dibattuto fra gli storici e non solo. Se ne trova una interessante traccia (a discredito però dell’ipotesi) anche in Il simbolismo di Rol [intendesi il sensitivo Gustavo Adolfo Rol], di Franco Rol (Lulu, 2009). Ne riporto uno stralcio:

“(…) Quanto invece all’ipotesi massonica di Napoleone, siamo invece di fronte a una eventualità, anche se noi ci crediamo ben poco: intendiamo dire, in primo luogo, che secondo noi Napoleone non fu iniziato alla Massoneria, per il semplice fatto che non ne aveva alcun bisogno; (…) L’argomento è stato sufficientemente trattato da Francois Collaveri nel suo Napoleone imperatore e massone, dove peraltro l’autore – massone della Gran Loggia di Francia nato a Marsiglia, che svolse numerosi incarichi diplomatici amministrativi e fu insignito della Legion d’Onore – cerca invece di dimostrare che Napoleone non poteva non essere stato iniziato alla massoneria, pur adducendo prove indirette come il fatto per esempio del fratello Giuseppe, iniziato a Marsiglia e 1793 fosse Gran Maestro della Massoneria di Francia e dei Regni di Napoli e di Spagna; che fossero massoni il fratello Gerolamo così come il Padre Carlo; che il cognato Gioacchino Murat venerabile di una loggia che fu chiamata Saint Caroline, in onore di sua moglie e della sorella di Napoleone, Carolina. in generale, i massoni consideravano Napoleone come fratello e lui non ha mai smentito coloro che lo dicevano massone e nessuna prova decisiva, vale a dire una sua conferma esplicita o un verbale di loggia che comprovi l’avvenuta iniziazione. non che che questo basti per dimostrare che Napoleone non fosse massone, come hanno mostrato altri casi analoghi al suo. La nostra opinione tuttavia è che gli avesse lasciato che si dicesse fosse massone, semplicemente perché era uno stratega che sapeva servirsi delle migliori opportunità. Non è stato certo il tipo che ha avuto bisogno di entrare nella Massoneria per far carriera, come spesso accade, perché conquistò gli onori sul campo di battaglia, e nemmeno il tipo che aveva bisogno di farsi istruire in certi riti, perché era un assoluto autodidatta che come Rol da giovane aveva divorato centinaia di libri e conosceva il mondo e gli uomini in maniera formidabile. E poi, proprio perché praticamente tutta la sua famiglia era nella Massoneria, ma che gli sarebbe servito un atto ufficiale, un “pezzo di carta”? Napoleone era Napoleone, ben al di sopra di quelle che lui considerava Certamente né più nemmeno che pure fanciullaggine, buone per divertire gli sciocchi.”

Ad ogni modo, comunque vada considerata la questione della affiliazione o meno di Napoleone alla Massoneria, va detto e considerato che i libri di Collaveri sono molto interessanti. Le edizioni francesi sono tutt’oggi abbastanza trovabili. Pertanto, conviene senz’altro procurarsi la prima edizione di ognuna di esse, in quanto costituiscono praticamente “tutto il pubblicato” sull’argomento. Resta invece di difficile reperibilità l’unica edizione italiana, di cui ho dato oggi segnalazione.

Nella galleria fotografica che segue, tre delle opere di Francois Collaveri in edizione francese:

 

 

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