"Avete fatto caso che gli unici roghi della storia riguardano libri e streghe?"

Sull’inutilità di certe guide sarebbe utile scrivere un manuale: ah, c’è già!

Timberlandia, di Giusi Ferrè (Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1987). Un pizzico di sani anni ’80 in un libro veramente epocale, l’inno vivente al culto delle mitiche scarpe americane. Quella era l’epoca dell’apparire, quando i giovani di tutta Italia amavano vestirsi tutti uguali, di pettinarsi allo stesso modo e di girare in centro “firmati” e “fighi”, dando vita a un fenomeno unico in Europa, e a sua volta imitato. I ragazzi che seguivano i dettami di questa religione si chiamavano paninari, le ragazze erano le preppies (singolare: preppy). Le scarpe rigorosamente Timberland – al pari delle cinture El Charro, dei piumini Moncler, gli occhiali da sole Ray Ban, gli impermeabili Burberry’s, le magliette Lacoste, i jeans Levi’s, i maglioni Les Copains, le giacche Brooksfield: tutti marchi imprescindibili per questa gioventudine, e un manuale che ne sancisse usi, abusi e rituali era praticamente d’obbligo. A cominciare dalle scarpe. Nel libro interventi d’autore di Luca Goldoni, Enzo Biagi, Roberto Roversi, Omar Calabrese, Francesco Alberoni, Cesare Marchi.

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Altri punti fermi nell’universo del Paninaro anni ’80

Di questi anni ci rimangono anche altre testimonianze sotto forma di libro degne ormai di un museo. Per esempio c’è il mitico Guida al paninaro D.O.C.: lo stile, il linguaggio, l’attrezzatura, il cucco, di Davide Rossi (Milano, Edifumetto, 1987). L’autore aveva vent’anni al momento dell’uscita della guida, una formazione umanistica, animatore radiofonico a tempo perso, studente a Giurisprudenza e collaboratore della rivista (assai in voga in quegli anni) Il Paninaro, del medesimo editore. Guida al paninaro D.O.C. è un libro di culto, un manuale d’uso per il ragazzo “che vuole cuccare” menzionato da sempre in articoli di giornale, interviste, nei ricordi nostalgici degli ex paninari, e anche in numerosi blog su internet. Citato da esperti di costume e di tendenze generazionali, molto spesso il suo contenuto è citato a memoria – il libro si è fatto quasi irreperibile. Il libro è importante in quanto carnale codificazione di un modello di comportamento generazionale. Per la prima e conclusiva volta viene messo in chiaro un codice fino ad allora solo verbale. Questa guida diviene la “Bibbia” del giovane paninaro, senza nessun dubbio, senza nessuna esitazione. Le poche copie sopravvissute oggi sono cedute a prezzi sempre più alti.

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