Gracile, nerd, bibliofilo: ritratto di un venticinquenne di inizio XX secolo
di Massimiliano Tropeano
bibliofilo, collezionista di Gobettiana e Antifascismo
Piero Gobetti, vita breve e intensa, intrisa di una passione politica quasi letteralmente febbrile. È questa la Storia di un italiano, brillante negli studi e nell’ingegno. Corporatura gracile con giacca sfatta dal peso dei libri e, diciamolo pure, persino nerd nell’accezione moderna della parola. Un nerd con la visione lunga quanto un preveggente e con una capacità d’analisi della complessa situazione politica del tempo che ha avuto dello straordinario.
Non siamo qui per fare un bel necrologio di Pietro Gobetti, ne sono pieni i libri e le biografie nostalgiche e idealizzanti. Quelle tipiche del dopoguerra che si sono trascinate fino alla fine degli anni ’90 e oltre. Dipingere una versione mistica dell’incredibile nerd in questione non ci aiuterebbe…epperò ci sono i fatti, la sua incredibile attività di pubblicista ed editore che non smette di stupire appena ci si confronta con i semplici numeri ancor prima dei più complessi argomenti.
Morto oggi a 25 anni di età, 95 anni fa, Pietro detto Piero aveva già sfornato 3 riviste, scritto non ricordo neanche più quanti libri ed opuscoli (oggi rarissimi) e pubblicato attraverso le sue due case editrici (Piero Gobetti Editore e Edizioni del Baretti) ben 114 titoli con argomenti politici, religiosi, sociali, letterari, artistici e scientifici. Gobetti scopre innumerevoli talenti e li organizza, quasi li inquadra imponendosi su molte scelte, pochi gli resistono.
Comincia con lo scrivere irriverenti e infuocate recensioni teatrali su quel foglione operaio chiamato L’Ordine Nuovo di Torino, diretto da Gramsci che gli dà spazio e che nessuno si sarebbe mai immaginato di pubblicare. Gli operai lo leggono e sgranano gli occhi. Si doveva costruire un nome d’altronde, e ci riuscì quasi “alla Sgarbi”: meno le parolacce.
Aveva già avviato una rivistina, Energie Nove, che Togliatti definì diretta da un “pedante” dal frasario “nuvoloso” che ripete idee che puzzano di libro liceale ma che comunque travolge alla partecipazione un nome dell’Olimpo, come Croce.
Pubblica libri dell’ex Presidenti del Consiglio (Nitti) e preti con strane idee per la testa (Luigi Sturzo), affermati pubblicisti (Prezzolini, Papafava, Vinciguerra, Salvatorelli), meridionalisti (Guido Dorso), scrittori alle prime armi che poi diventeranno affermati (Mario Gromo, Giacomo Debenedetti, Adriano Grande), “poetucci” da strapazzare (come quando Montale gli chiede una tiratura di lusso per il suo libro smilzo Ossi di Seppia e Gobetti non gliela concede, anzi gli fa forzatamente acquistare un terzo dell’intera tiratura), affermati professoroni del Sud e del Nord (Salvemini ed Einaudi), amici artisti da spingere (Felice Casorati) ed anche persino un immenso nemico voltagabbana per eccellenza (Curzio Malaparte).
Due dei libri più rari della sua casa editrice
Come possiamo definire Gobetti? Un eclettico accozzatore di idee come quelle del Socialismo e del Liberalismo che forse, con un po’ troppa ginnastica linguistica, riunisce in un unicum originale: eretico e incompreso per il tempo…ma che ebbe il guizzo della genialità.
Noi, e concludiamo, Piero Gobetti lo vogliamo soprattutto ricordare per il suo Antifascismo da trincea, anzi da prima linea del Carso…un argomento questo che alcuni pensano voglia essere passato di moda. Forse si, la cosa sarà démodé, ma le mode ritornano e la storia si ripete, così come gli Ur-fascismi di Eco memoria.
Per tutto questo, e per mille altri motivi, noi siamo orgogliosi di annoverare tra le file dei nostri supereroi nerd: Piero Gobetti. Nel bene e nel male, perché dalla propria storia si può solo imparare, forse anche imparare a vergognarsene se necessario, ma mai scordarsene. Insegniamolo ai nostri figli.
Disponibilità di alcuni libri di Piero Gobetti autore, traduttore ed editore (sempre aggiornato)