"Avete fatto caso che gli unici roghi della storia riguardano libri e streghe?"

 

Un uomo onesto: storia dell’imprenditore che morì per aver detto no alle tangenti, di Monica Zapelli (Milano, Sperling & Kupfer, 2012).

 

La storia di Ambrogio Mauri avrebbe potuto passare inosservata in un paese normale, dove un imprenditore di talento come lui sarebbe considerato un vero vanto. Ma la situazione in Italia è ben diversa. La sua vicenda si svolge interamente in Brianza, dove l’imprenditorialità è dieci volte superiore rispetto al resto del Paese, e il leitmotiv è “Laurà, laurà, laurà”. A soli diciannove anni, Ambrogio si trova a ereditare un’officina per la riparazione di autobus, insieme ad una pesante cumulo di debiti. Grazie alla sua abilità imprenditoriale, egli riesce a far decollare la sua azienda, che diventa una delle realtà più all’avanguardia nella produzione di mezzi pubblici. Ciò avviene in contemporanea con i cambiamenti sociali ed economici che interessano l’Italia: da un fervore euforico per il boom economico a una stagnazione della quale il Paese sembra incapace di uscire, imprigionato in un sistema di corruzione più in voga che mai, soprattutto negli anni Ottanta. In quest’epoca, la città di Milano assume una connotazione particolare, diventando il simbolo di una cultura diffusa di scandali, tangenti e corruzione. Tuttavia, Mauri decide di non piegarsi a tali condizionamenti. Egli non vuole essere scelto per ciò che paga sottobanco, ma solo per ciò che produce. Tale atteggiamento lo espone però a conseguenze negative: l’azienda di Mauri viene ignorata e rifiutata in passaggi d’appalto, diventando sempre più invisibile. Con l’arrivo del ciclone di Mani Pulite, la situazione sembra migliorare, ma è solo un effetto illusorio, che verrà presto smascherato. Tra alti e bassi, Ambrogio rimane un uomo solo, costretto a pagare un prezzo altissimo per il suo essere onesto e virtuoso. La sua storia rappresenta un esempio di coraggio e integrità morale, una testimonianza di quella che si potrebbe chiamare “eroismo discreto” nel Paese delle tangenti. Una storia che merita di essere raccontata e ricordata, soprattutto nell’ottica della condizione dell’Italia.

 

 

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