Attacco alla libertà
Ustica & Bologna: attacco all’Italia, di Paolo Cucchiarelli (Milano, La nave di Teseo, 2020). Esce il nuovo libro di Paolo Cucchiarelli (classe 1956), giornalista e scrittore che da molti anni si occupa dei “misteri” d’Italia, dagli anni delle BR, al caso Moro fino alle cronache dei nostri giorni. Questa volta il “tiro” è calibrato sui due più grandi casi di cronaca in Italia, l’attentato alla Stazione di Bologna del 2 agosto 1980 e -36 giorni prima – l’abbattimento (o esplosione) del DC-9 sul cielo sopra Ustica avvenuto il 27 giugno dello stesso anno.
Un avvertimento all’Italia dai suoi grandi alleati, un losco traffico di uranio, un indirizzamento coercitivo della politica nazionale “piegata” da interessi internazionali avversi. E poi “Sfiammate” criminali con il postbruciatore di un jet, un serbatoio supplementare che spacca l’ala del DC-9. Tutte queste ragioni si intersecano in un disegno unico, ordito da mani non ignote, solamente “non pronunciate”.
Non ci sono documenti segreti che per la prima volta vengono alla luce. È bastato mettere in fila, nel loro ordine, quelli già noti. Una partita a poker con carte già scoperte e visibili a tutte, eppure ignorate dai più. Di questa e di altre incongruenze scrive Cucchiarelli, in un libro destinato a risvegliare le coscienze, a far vacillare consunte “ragion di Stato” a quarant’anni dalle stragi. Oppure a cadere nell’oblio, come tanti. Chissà.
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