"Ci sono libri che da prede si trasformano in predatori. Temete i loro morsi, bibliofili"

Stivor: odissea della speranza, di Sandra Frizzera (Trento, Innocenti, 1976)

2 Novembre 2019 – G. C. mi segnala che su eBay è stata venduta nei giorni scorsi (al costo di 17 €) una copia di Stivor: odissea della speranza, di Sandra Frizzera (Trento, Innocenti, 1976). Si tratta del primo libro dedicato alla vicenda dei migranti della Valsugana (Trento) che a seguito dell’esondazione del fiume Brenta nel 1881-1882 – avendo perso case, terreni ed ogni loro avere – decisero di lasciare la loro valle in cerca di fortuna. Dapprima pensarono di stabilirsi in Brasile ma furono truffati dai loro stessi compaesani che rubarono i soldi destinati ai costosi biglietti per il viaggio oltremare. Così una nutrita schiera di Valsuganotti aderì all’invito dell’Imperatore dell’Austria-Ungheria (di cui all’epoca il Trentino faceva parte). Egli aveva da poco strappato agli ottomani delle loro terre nella Bosnia ed Erzegovina e cercava coloni per dare un’identità etnica a quei territori. Così alcune centinaia di esuli della Valsugana, partiti da Caldonazzo, Roncegno, Ospedaletto ed altre località giunsero in Bosnia, dove fondarono la cittadina di Stivor. Oggi questa località conta appena trecento abitanti, per la maggior parte discendenti da quei coloni, che per una buona parte hanno mantenuto il dialetto trentino.

Il libro della scrittrice Sandra Frizzera (1924-1913) è il primo di uno studio dedicato a questa interessante e toccante storia. Il secondo, pubblicato dallo stesso editore nel 1977, si intitola Stivor: la nostra terra.

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