"Avete fatto caso che gli unici roghi della storia riguardano libri e streghe?"

 

Racconti esemplari, di Lu Xun; a cura di Lucia Regola (Santarcangelo di Romagna, Fara editore, 1996).

 

 

 

 

 

 

Lu Xun: un’icona letteraria cinese

Lu Xun, noto anche come Lu Hsün in Wade-Giles, è un’icona della letteratura cinese moderna. Nato il 25 settembre 1881 a Shaoxing, in Cina, Lu Xun non solo fu uno scrittore, saggista e poeta di spicco, ma anche un critico letterario di rilevanza internazionale.

La vita di Lu Xun ebbe inizio a Dongchangfangkou, nella contea di Huiji, provincia di Zhejiang, all’interno di una famiglia di studiosi di nome Zhou Changshou. Le circostanze travagliate della sua infanzia, segnate dalla prigionia del nonno per uno scandalo di corruzione e dalla successiva malattia e morte del padre, ebbero un impatto profondo sulla sua formazione e sulla sua opera letteraria. Questa fase difficile lo portò a conoscere da vicino l’oppressione del mondo contadino grazie alla situazione della madre.

Dopo aver ricevuto un’educazione feudale tradizionale, Lu Xun si immerse in letture alternative, enfatizzando storie non ufficiali e opere di pensatori democratici e spiriti patriottici. Nel 1902, con una borsa di studio governativa, si trasferì in Giappone, dove studiò medicina per quasi due anni a Sendai. Fu proprio in questo periodo che finalizzò la sua vocazione letteraria, motivata non solo da un desiderio di creazione artistica, ma soprattutto dalla necessità sociale di curare le menti anziché i corpi dei suoi connazionali.

Le sue opere

Lu Xun divenne celebre per le sue numerose opere, tra cui racconti, romanzi, saggi ideologici e sociali, correzione e ricerca di testi antichi, e traduzioni accademiche. Le sue produzioni spaziano dalle poesie in prosa moderne e in stile antico alle opere sulla letteratura straniera e alle satire delle vecchie leggende cinesi.

Alcuni dei suoi lavori più significativi includono “Diario di un Pazzo” (1918), manifesto del movimento Báihuà, “Kong Yiji” (1919) e “La vera storia di Ah Q” (1921). La raccolta “Erbe Selvatiche” (1927), “Fiori del mattino raccolti la sera” e “Vecchie leggende rielaborate” (1935) sono altrettanto importanti nel panorama letterario.

L’eredità di Lu Xun non si è limitata alla Cina, ma si è estesa anche a Occidente, Corea e Giappone, guadagnandosi l’apprezzamento di intellettuali e studiosi di diverse culture. La sua capacità di penetrare le tematiche sociali attraverso una prosa potente ed evocativa gli ha meritato il titolo di “anima nazionale” della Cina.

Kim Ryang-moo, un importante critico letterario coreano, lo ha definito “lo scrittore che occupa il più grande territorio sulla mappa culturale dell’Asia orientale nel ventesimo secolo”, insieme a un altro celebre scrittore, Natsume Sōseki, del Giappone.

 

Racconti esemplari

Alle armi, Errare incerto ed Erbe selvatiche, che compongono, appunto, “Racconti esemplari” di Lu Xun sono indubbiamente opere fondamentali della letteratura cinese moderna. Con uno stile semplice ma profondo, l’autore ci guida attraverso un mondo arcaico e mitico, svelandone i numerosi limiti e mettendo in luce la necessità di trasformazione attraverso la letteratura e lo spirito illuminato.

Nel corso delle 176 pagine di questa memorabile raccolta, il lettore viene immerso in un viaggio letterario e filosofico, accompagnato da traduzioni aderenti al pensiero dell’autore. Grazie alla maestria di Lucia Regola, le opere di Lu Xun mantengono intatte le loro peculiarità, come i proverbi, le immagini e i modi di dire tipicamente cinesi.

Lu Xun, con la sua prosa, riesce a condensare in poche pagine tutta la sua poetica, regalando al lettore momenti intensi, ricchi di poesia e di significati profondi. In particolare, le prose poetiche contenute in “Erbe Selvatiche” si rivelano come autentiche perle letterarie, in grado di trasmettere emozioni e pensieri su cui riflettere a lungo.

Lu Xun, padre indiscusso della letteratura cinese moderna, ha lasciato un’impronta indelebile non solo nella cultura cinese, ma anche in quella mondiale. Attraverso la sua scrittura, ha tentato di scardinare il mondo arcaico e mitico della Cina imperiale, mettendone in evidenza i limiti e la necessità di cambiamento. La raccolta “Racconti esemplari” merita di essere letta e apprezzata da chiunque sia interessato alla letteratura cinese e alla bellezza delle parole.

 

 

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