"Avete fatto caso che gli unici roghi della storia riguardano libri e streghe?"

 

Ottanta metri di mistero: la tragica morte di Edoardo Agnelli, di Giuseppe Puppo (Roma, Koinè nuove edizioni, 2009).

 

Libro sulla misteriosa vicenda del suicidio di Edoardo Agnelli, erede della dinastia più importante d’Italia, titolo che si è fatto raro e ricercato. Un libro di indagine giornalistica che si legge con grande interesse e che rivela molti dettagli concreti, sorprendenti. Cosa si cela dietro la tragica morte di Edoardo Agnelli? Si tratta davvero di un suicidio o è stato un complotto ai danni dell’erede della famiglia più influente d’Italia?

 

Scheda bibliografica completa

Autore: Giuseppe Puppo
Titolo: Ottanta metri di mistero: la tragica morte di Edoardo Agnelli
Prefazione: Ferdinando Imposimato
Pubblicazione: Roma: Koinè nuove edizioni, 2009
Descrizione Fisica: 175 p. ; 21 cm.
Collezione: Storia e storie
ISBN: 978-88-87509-93-9
Soggetti: Agnelli, Edoardo, Agnelli, Edoardo – Morte
Classificazione Dewey: 338.76292092
Lingua di Pubblicazione: Italiano
Paese di Pubblicazione: Italia
Identificativo: IT\ICCU\LO1\1235925

 

La tragica fine di Edoardo Agnelli: un’ombra mai compresa nella dinastia degli Agnelli

Una figura emblematica, destinata a segnare la dinastia Agnelli, con il suo carisma e le sue inconsuete passioni, Edoardo Agnelli ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo al di là delle sue prospettive imprenditoriali. Il 15 novembre 2000, tuttavia, un evento doloroso e inaspettato ha gettato una tetra ombra sulla sua vita e sulla fama della sua famiglia, sconvolgendo la società italiana e lasciando domande senza risposta.

Nato a New York il 9 giugno 1954, Edoardo era il figlio primogenito di Gianni Agnelli, colui che aveva guidato la FIAT per decenni, e della sua graziosa moglie Marella Caracciolo di Castagneto. Cresciuto in un ambiente privilegiato, si diceva che Edoardo fosse destinato a succedere al padre al vertice dell’impero Agnelli. Tuttavia, era evidente sin da giovane che la sua strada sarebbe stata differente. Non si curava degli affari, ma era affascinato da temi filosofici e spirituali, una passione che avrebbe caratterizzato gran parte della sua breve esistenza.

Dopo aver completato gli studi superiori al prestigioso Liceo classico Massimo d’Azeglio di Torino, Edoardo si spostò all’Atlantic College nel Regno Unito per arricchire la sua formazione internazionale. Successivamente, si trasferì negli Stati Uniti d’America per frequentare l’Università di Princeton, dove ottenne una laurea in storia con un focus teologico. Un percorso accademico che sembrava allontanarlo sempre di più dalla prospettiva di guidare l’azienda di famiglia.

Fin da giovane, Edoardo si dimostrò una figura controversa. A soli 22 anni, scatenò una polemica mediatica difendendo l’astrologia contro la celebre scienziata Margherita Hack. I suoi viaggi in India ebbero un forte impatto sulla sua vita, in quanto si avvicinò ai dettami di Sathya Sai Baba, un noto leader spirituale dell’epoca. Tuttavia, fu il suo interesse per l’Islam sciita che attirò maggiormente l’attenzione, compiendo numerosi viaggi in Iran.

Nonostante le distanze che Edoardo cercava di prendere dal mondo degli affari, il destino sembrava aver trovato un modo per coinvolgerlo. Nel 1990, durante un viaggio in Kenya, venne arrestato a Malindi per il possesso di eroina. Mentre la notizia di questo evento fece scalpore nelle cronache, Agnelli riuscì a dimostrare la sua innocenza e venne assolto da tutte le accuse.

Nonostante tutte le sue eccentricità e gli interessi sconcertanti, Edoardo Agnelli continuava ad affascinare e a intrigare il pubblico. In rare interviste rilasciate alla stampa, manifestava l’intenzione di allontanarsi dai valori del capitalismo e di approfondire la teologia. Tuttavia, il 15 novembre 2000, alla non veneranda età di 46 anni, Edoardo fu trovato senza vita alla base del trentacinquesimo pilone del viadotto autostradale “Generale Franco Romano” della Torino-Savona, vicino a Fossano.

La sua morte lasciò attoniti parenti, amici e sostenitori, che si chiesero come una personalità così straordinaria potesse mettere fine alla sua vita in una così triste maniera. Le indagini condotte dalle autorità conclusero che si trattava di un suicidio, ma la vera ragione rimase un mistero irrisolto, lasciando la società italiana sconcertata e interrogandosi sulle profonde ragioni che avevano portato a quel tragico epilogo.

 

 

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