"Avete fatto caso che gli unici roghi della storia riguardano libri e streghe?"

 

La vicenda del manoscritto inedito di Mario Pratesi, poi pubblicato nel 2018 con il titolo All’ombra dei cipressi, rappresenta un affascinante esempio di recupero letterario e di riscoperta culturale. Questo romanzo, rimasto nascosto per quasi un secolo, offre una testimonianza preziosa della produzione letteraria di uno degli ultimi rappresentanti del verismo italiano.

 

Mario Pratesi (1842-1921), scrittore toscano – nato a Santa Fiora, sull’Amiata – legato al verismo e attento osservatore del mondo contadino e delle problematiche sociali, aveva espresso nel suo testamento la volontà di pubblicare un ultimo lavoro, intitolato All’ombra dei cipressi. Tuttavia, il manoscritto non fu mai dato alle stampe e venne considerato perduto. Solo molti anni dopo, in circostanze fortuite, il testo fu ritrovato tra i documenti pratesiani donati dagli eredi canadesi dello scrittore alle Special Collections del Victoria College presso l’Università di Toronto. Questo ritrovamento ha permesso non solo la pubblicazione del romanzo, ma anche una nuova valutazione critica dell’opera di Pratesi, con particolare attenzione agli elementi dello “stile tardo”, come definito da critici quali Theodor Adorno ed Edward Said.

Il manoscritto è stato pubblicato il 9 luglio 2018 dalla Società Editrice Fiorentina, a cura di Anne Urbancic. L’edizione non si limita a presentare il testo originale, ma lo arricchisce con uno studio critico che analizza le caratteristiche stilistiche e tematiche dell’opera. La pubblicazione ha suscitato grande interesse tra gli studiosi di letteratura italiana per la sua capacità di gettare nuova luce sull’evoluzione artistica di Pratesi negli ultimi anni della sua vita.

All’ombra dei cipressi riflette pienamente le tematiche care a Mario Pratesi. L’opera si inserisce nel filone del verismo regionale, ma si distingue per una sensibilità che va oltre il semplice realismo documentaristico. Come nelle sue opere precedenti, Pratesi esplora i conflitti sociali e morali, soffermandosi sulle tensioni tra il mondo rurale e quello urbano. Il titolo stesso richiama un’atmosfera malinconica e meditativa, evocando probabilmente temi legati alla morte, alla memoria e al senso della vita. L’opera rispecchia la maturità artistica dello scrittore e la sua capacità di affrontare questioni universali attraverso la lente della cultura toscana.

Mario Pratesi è stato uno scrittore prolifico e versatile, noto per opere come In provincia (1883) e L’eredità (1889). La sua produzione si caratterizza per una profonda attenzione ai problemi sociali e per una visione tormentata della vita. Nonostante fosse parte del movimento verista, Pratesi riuscì a superare i limiti del regionalismo attraverso una scrittura ricca di introspezione psicologica e tensione morale. La pubblicazione di All’ombra dei cipressi offre oggi l’opportunità di rivalutare il suo contributo alla letteratura italiana.

 

 

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