12 Giugno 2022. Ha destato curiosità nei giorni scorsi la notizia del sequestro di un testo (dai giornali definito ‘libro’) contro il noto cantante romano Claudio Baglioni dal titolo Tutti poeti con Claudio (Edizioni Zibaglione, gennaio 2022)
Il libro, probabilmente circolante solo in formato PDF, non cartaceo, secondo quanto riportato da vari siti facenti capo alla trasmissione Striscia la notizia di Antonio Ricci, sarebbe:
“un’opera collettiva nata dalle moltissime segnalazioni arrivate al Tg satirico su tutti i poeti e gli scrittori che hanno collaborato – a loro insaputa – ai testi di Claudio Baglioni: da Pier Paolo Pasolini a Cesare Pavese, da Mark Twain a Emily Dickinson, da Oscar Wilde a Francis Scott Fitzgerald, da Franz Kafka a Jacques Prévert e tanti altri. E non finisce qui. Oltre ai testi, il divino Claudio Baglioni ha pinzato pure le melodie di alcune canzoni e parecchie gag ricicciate e andate in scena sul palco del teatro Ariston di Sanremo.”
Secondo la tesi del ‘libro’, Claudio Baglioni avrebbe infarcito i testi delle sue canzoni da frasi e passi tratti da opere famose della letteratura di ogni tempo. Se anche fosse vero, non si tratta forse di opere ormai fuori da ogni qualsivoglia diritto di proprietà?