"Avete fatto caso che gli unici roghi della storia riguardano libri e streghe?"

 

Sono stato IMI, di Giuseppe Nuvola (Palermo, Tipografia Vincenzo Bellotti, 1946); a cura dell’Unione Nazionale Reduci, sezione di Palermo.

 

Rarissima testimonianza di un sopravvissuto internato militare italiano dopo il settembre 1943; titolo posseduto da una sparuta manciata di biblioteche e che raramente capita sul mercato dell’usato.

 

 

 

Un ritorno verso la storia: gli Internati Militari Italiani (I.M.I.)

 

Durante la torbida epoca della Seconda Guerra Mondiale, la figura dell’internato militare italiano ha tenuto un ruolo di fondamentale importanza. Questa storia incomincia nel settembre del 1943, quando l’Italia capitolò alle Forze Alleate e siglò l’armistizio a Cassibile. Uno dei libri meno conosciuto che testimonia questo periodo storico è Sono stato IMI, di Giuseppe Nuvola (Palermo, Tipografia Vincenzo Bellotti, 1946).

 

Dopo questo evento, i soldati italiani dispersi nelle zone ancora controllate dalle forze dell’Asse si ritrovarono in una condizione di estremo disagio. Senza un comando al quale fare riferimento, e la Germania che da alleata era diventata nemica, essi vennero catturati ed internati nei lager nazisti. Questi prigionieri, noti come Internati Militari Italiani (IMI), furono spesso obbligati a lavorare in condizioni inumane, soggetti a maltrattamenti e violenze.

Nonostante le condizioni atroci, gli internati militari italiani dimostrarono coraggio e forza di volontà inarrestabile. Per essi, era una questione di dignità nazionale, oltre che personale. Difatti, molti rifiutarono di aderire alla Repubblica di Salò proposta dai nazisti. Considerarono la loro condizione di internati come un modo per resistere all’oppressione, anche se ciò significava vivere in condizioni inaccettabili.

Le storie degli internati militari italiani sono storie di resistenza e coraggio. Sono racconti di uomini ordinari che si sono trovati a dover affrontare circostanze straordinarie, che hanno lottato non solo per la propria sopravvivenza, ma anche per la dignità del loro Paese. Ma sono anche storie di sofferenza e sacrificio che non devono essere dimenticate.

Oggi, gli Internati Militari Italiani rappresentano un capitolo fondamentale della nostra storia, una testimonianza degli orrori della guerra e del coraggio degli uomini che vi sono stati soggetti. Il loro ricordo continua a essere una fonte di ispirazione per le generazioni future e una monito a non dimenticare gli orrori a cui l’odio può portare.

 

 

Disponibilità del libro (sempre aggiornato)

 

 

 

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