Creatività: la sintesi magica, di Silvano Arieti (Roma, Il Pensiero Scientifico, 1979). Altre edizioni: 1986, 1990.
Opera e libro cult dello psichiatra pisano Silvano Arieti (1914-1981), considerato tra i massimi studiosi di schizofrenia del XX secolo. L’opera in questione rende noti i molteplici interessi di questo scienziato e al tempo stesso apre un filone importante che pone la creatività alla base dell’intelletto dell’uomo moderno, attraverso un’indagine e uno studio condotti con un approccio innovativo e rivoluzionario. Il libro, pur ristampato, si è andato facendo raro e sempre più introvabile. Le ultime apparizioni spuntano valutazioni da record.
“La creatività è fenomeno profondamente magico. La persona creativa rimane depositaria di un segreto che non può rivelare né a se stessa né agli altri. Quello che non è più un segreto è il modo in cui il suo processo creativo si svolge, raggiunge la sua conclusione, e quali condizioni facilitino la sua comparsa”.
“[essa emerge] improvvisamente, inaspettatamente, di getto, come in un lampo; durante la meditazione, la contemplazione, il fantasticare, il rilassamento, l’assunzione di droghe, i sogni […]”
Da sempre gli studiosi cercano di dare una definizione alla creatività e al processo creativo. Però i loro sforzi quasi sempre si scontrano a livello di definizioni e la semantica che ne deriva è precaria, nella migliore delle ipotesi, suscettibile di riscrittura ad ogni decade, bisognosa di continuo aggiornamento, asservita a un lessico che ne costituisce l’Ideale esoscheletro.
Non si riesce a circoscrivere gli elementi che compongono la creatività in un insieme finito di termini. C’è sempre un impatto che scombina le carte, che crea nuove direzioni nel flusso interpretativo.
Gene Roddenberry, il creatore di Star Trek, conosceva Silvano Arieti?
Non lo sappiamo! L’Ipotesi è affascinante. Soprattutto se si pensa proprio alla creatività, e alla possibilità di immaginare “un mondo al di là di un mondo”, come è appunto l’universo variegato e omnicomprensivo di Star Trek.
Intanto non abbiamo potuto fare a meno di notare – su eBay USA – il numero uno di un periodico, The Journal for the Study of Consciousness, del 1968. Sia lo psichiatra italiano (che insegnava a New York) che il regista e produttore di El Paso compaiono nel Comitato Editoriale. E se Star Trek fosse stato ispirato, almeno in parte, dalle teorie sulla creatività di Arieti?
Disponibilità di ulteriori copie & altri libri dell’autore (sempre aggiornato)