Cristina Mazzotti: sequestro S.P.A., di Alfredo Cesa (Como, Editrice Victoria, 1977).
Il caso di Cristina Mazzotti si consumò tra il giugno e il settembre del 1975, quando la giovane – appartenente a una famiglia molto ricca e in vista della provincia di Como, fu sequestrata da un manipolo di manigoldi assetati di denaro e accecati dal miraggio della bella vita. Suo padre, Helios Mazzotti, era un magnate nel campo della produzione dei cereali.
Il corpo della diciottenne di Erba fu trovato seppellito, in avanzato stato di decomposizione, in una discarica vicino a Sesto Calende alcuni mesi più tardi. Alla fine i magistrati ritennero di aver individuato i responsabili. La sentenza riguardò una decina di persone, tra cui ex squadristi, trafficanti d’armi e commercianti tentati dal miliardo di lire chiesto per il riscatto, pagato e mai più recuperato.
Sulla vicenda della giovane ereditiera il primo libro ad essere pubblicato, e di gran lunga il più raro e ricercato, è Cristina Mazzotti: sequestro S.P.A., di Alfredo Cesa (Como, Editrice Victoria, 1977).
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