Anche i cani sono “cult”: nessuno escluso…
Tra i libri e gli autori cult non ci sono distinzioni di sorta. Nel senso che non esistono argomenti privilegiati o soggetti di serie A e soggetti di serie B. Proprio sulle pagine di questo blog, abbiamo visto in passato una nutrita sezione dedicata ai libri cult sulla montagna – vedi il libro sul Monte Baldo (e in fondo all’articolo una lista di libri consigliati). Inoltre, sono da considerare sempre le regole principali che determinano un cosiddetto “libro cult”. Vedrete così che, a ben guardare, siamo contornati, siamo circondati, da libri cult. Cioè da libri importanti e fondamentali per un certo argomento e al tempo stesso ricercati come fossero il Santo Graal da una schiera di appassionati.
La cinofilia – la passione e l’amore per i cani – è un argomento che non sfugge affatto a questa regola. Mi capitò, a Giugno del 2019, di imbattermi su un titolo valutato addirittura un milione di euro. L’esemplare non era una litolatta futurista, né tanto meno una prima edizione acquarellata di un tomo Galileiano, bensì un semplicissimo – quasi banale – A tu per tu con il cane, di Eberhard Trumler (Mondadori, 1973). La valutazione di un milione di euro fu senza dubbio una provocazione del venditore (voglio sperare!), o un errore nella peggiore delle ipotesi. Fatto sta che poi l’asta fu chiusa senza nessuna spiegazione e tutto rientrò, andando a costituire una curiosità in mezzo a tante. A distanza di un paio di settimane, chi se lo ricordava già più…
Intanto va detto che sono due i libri cult dell’etologo austriaco Eberhard Trumler (1923-1991), allievo del grande Konrad Lorenz, entrambi sul cane. Oltre al titolo già citato, c’è anche Il cane preso sul serio (Mondadori, 1975). Un controllo a Marzo 2020 rivela che la situazione si è fatta interessante. I due libri sono offerti da alcuni venditori, e tutti a valutazioni abbastanza sostenute. Segno che le due opere sono ben conosciute, apprezzate, ricercate. C’è una richiesta dietro, che spinge le valutazioni in alto. Non è il classico libro che si trova a 5 euro al mercatino, insomma. Anche se non si può mai dire. In fondo il cacciatore vive su quello, no?
Secondo me questo successo si spiega con l’epoca in cui i due libri vennero alla luce. Anni ’70, grossa attenzione al tempo libero, crescita di passioni che poi hanno formato buona parte dell’editoria, fino ai nostri giorni. Montagna, arrampicata, scoutismo, collezionismo, mineralogia, piante, cura degli animali. Tutti questi settori hanno dato tanto all’editoria di consumo, alla manualistica. Ed è chiaro che il piccolo editore, l’editore locale non distribuito sul territorio nazionale, rimane svantaggiato – non c’era Internet – e anche se poteva produrre libri molto buoni, la loro fama e la diffusione rimanevano circoscritte. Pertanto all’appassionato saltavano agli occhi quei libri – pochissimi, sugli argomenti che prediligeva – appannaggio dei grossi editori, come appunto Mondadori. E sono questi che sono stati a lungo cercati, rastrellati, tenuti gelosamente, fino a farsi rari e addirittura rarissimi in qualche caso.
Disponibilità dei libri citati (sempre aggiornato)