Ma poveri Baricco e Depero!
Un fulmine a ciel sereno. Il nuovo libro di Carlo Martinelli non è una novità in assoluto, ma si propone come apripista per una nuova avventura editoriale denominata POCOlibri. Il primo nato è sempre un’emozione. Una firma e una volontà che finalmente si esprimono nella carta. Il primo passo di un lungo cammino o un semplice giro dell’isolato. I propositi di un buon padre di famiglia, saggio e assennato, o i capricci di un Casanova che passa da un letto all’altro, senza trovare pace. Chissà! Solo il tempo lo dirà. Noi siamo qui al battesimo, auto-invitati, scrocconi dell’ultim’ora, ma felici del bimbo delle cui urla la casa ora si addobba.
Un orso sbrana Baricco / Un partigiano insulta Depero, di Carlo Martinelli (Senza luogo [ma Trento] POCOlibri Premiato Opificio Cartaceo Occidentale, 2020). Uscito come numero 001 della sigla di Carlo Martinelli, la quale “non è una casa editrice, piuttosto casetta, casupola, capanna… del tutto minuscola“. Il libro qui presentato è stato stampato nel mese di luglio del 2020 in 99 copie numerate (33 trentini x 3) e firmate dall’autore – e in 11 copie ad uso redazionale contrassegnate con la lettera R.
Come nasce questo libro
In principio fu Un orso sbrana Baricco, 14 racconti, edizione cartacea del 2008 (Trento, Curcu & Genovese). Nel 2013 il libro ebbe una edizione come ebook, che in questa sede non ci interessa. Poi si passa direttamente al 2020, viene aggiunto un racconto. Oltre a Baricco la raccolta è il pretesto per una carrellata cosmopolita e attentamente shakerata che ha fatto grande (o piccolo) un secolo: da Enzo Bearzot a Stan Laurel; da Margherita Cagol a Guy Debord; da Babbo Natale a Fausto Coppi; da René Magritte a Gino Bartali.
Chi è Carlo Martinelli
Nato a Trento nel 1957, giornalista, scrittore. Per i quotidiani Alto Adige e Trentino cura le pagine dei libri, racconta storie di cultura e sport, è opinionista letto e apprezzato. Sempre dove ci sono i libri. Nella sua splendida regione non si muove foglio (di libro) che lui non sappia. Tra i suoi libri: L’immaginario della montagna nella grafica d’epoca, con Roberto Festi (Ivrea, Priuli & Verlucca, 1996); Precorrenze: poesie (Firenze, L’autore libri, 2001); Storie di pallone e bicicletta, con prefazione di Stefano Bizzotto (Trento, Curcu & Genovese, 2003); L’amore (Osnago, Pulcinoelefante, 2003); Hospite: arteficio artecontemporanea senzafissadimora, con A. M. Rita Matano (Rovereto, Nicolodi, 2004); L’in-canto della montagna: fratelli Pedrotti (Scarmagno, Priuli & Verlucca, 2007); Campo per destinazione: 70 storie dell’altro calcio, con prefazione di Stefano Bizzotto (Dolo, Incontropiede, 2014).
Disponibilità dei libri di Carlo Martinelli (sempre aggiornato)