Un libro, due lingue e molte facce
Su Gaetano Salvemini esiste una letteratura vasta sull’attività e sugli scritti. Storico e scrittore politico (Molfetta, 1879 – Sorrento, 1957), avverso al Fascismo, fu arrestato per aver fondato il periodico Non mollare. Espatriò poi in vari paesi e infine negli Stati Uniti dove fu ingaggiato dall’Università di Harvard, che gli offrì la cattedra di storia della civiltà italiana, mentre l’Italia era sotto il regime.
Dall’America continuò la sua battaglia contro la dittatura fascista. Finita la guerra, fu reintegrato all’Università di Firenze. Una buona biografia è quella di Gaspare De Caro, dal titolo: Gaetano Salvemini, (Torino, UTET, 1970).
Tra la sua vasta produzione il bibliofilo troverà senza dubbio interessanti alcuni dissacranti scritti anti regime, anch’essi pubblicati all’estero per sfuggire alla censura.
Il primo che viene alla mente è Mussolini diplomate (Paris, Bernard Grasset, 1932). Con questo libro l’esule di Molfetta mette in ridicolo le qualità oratorie del Duce, svelandone gli innumerevoli strafalcioni. Mussolini, catapultato sullo scenario internazionale, senza adeguata preparazione, è infatti allo sbando. Privo delle basi della diplomazia, senza una formazione solida, è costretto a barcamenarsi, con risultati spesso esilaranti. Del volume fu fatta un’edizione speciale in 170 esemplari numerati, per la stampa e i VIP dell’epoca (copertina verde) e un’edizione ordinaria (copertina gialla).
Comunque la si pensi, il libro è da ritenersi un documento storico di notevole valore, prezioso per comprendere, ad esempio, la politica estera del Duce. Superfluo scrivere quanta irritazione avesse creato l’uscita del volume in Mussolini e nel suo entourage. Il libro ebbe una sua vera edizione in italiano con il titolo di Mussolini diplomatico (Roma, De Luigi Editore, 1945) soltanto dopo la morte del Duce.
Anche De Luigi Editore, come già il suo omologo francese 13 anni prima, fa una edizione speciale, rilegata e con copertina rigida. Oggi più rara delle ordinarie.
Ma in realtà, come mi fa notare M. T., c’è una prima edizione – pressoché introvabile – stampata sì in lingua italiana ma in Francia, probabilmente coeva a quella di Bernard Grasset.
L’edizione è Mussolini Diplomatico, di Gaetano Salvemini (Paris, Editions Contemporaines, 1932).
Il libro fu scritto dall’esilio. Le copie circolarono clandestinamente in Italia; quelle intercettate furono sicuramente distrutte dalla polizia Fascista. Non approdarono alle Biblioteche nazionali.
Oggi se ne salvano tre copie presso fondazioni pubbliche. Sono quelle conservate presso la Biblioteca della Fondazione di studi storici “Filippo Turati” di Firenze, quella presso la Biblioteca della Fondazione Anna Kuliscioff di Milano ed infine quella alla Biblioteca di Storia contemporanea “Alfredo Oriani” di Ravenna.
Il libro verrà poi ristampato nel 1952 dalle Nuove Edizioni di Capoalgo a Lugano, nella Svizzera italiana, e nel 1952 da Laterza & Figli di Bari. Ultima in ordine di tempo l’edizione di Donzelli di Roma nel 2017.
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