"Avete fatto caso che gli unici roghi della storia riguardano libri e streghe?"

 

Duemila grotte: quarant’anni di esplorazioni nella Venezia Giulia, di Luigi Vittorio Bertarelli ed Eugenio Boegan (Milano, Touring Club Italiano, 1926).

 

 

 

Opera rara e di grande valore storico, in quanto fu uno dei testi che maggiormente spinse l’interesse del pubblico verso la Speleologia in Italia circa un secolo fa.

 

L’importanza dell’opera

Il libro “Duemila grotte” di Luigi Vittorio Bertarelli ed Eugenio Boegan, pubblicato nel 1926, rappresenta un punto di riferimento importante per la speleologia moderna. La sua importanza deriva dal fatto che questo saggio ha raccolto e descritto per la prima volta le grotte della regione della Venezia Giulia.

La prima parte del libro rappresenta un manuale di speleologia che spiega il fenomeno carsico, la flora e la fauna delle caverne, la tecnica delle esplorazioni, le indagini sull’origine delle acque sotterranee e la terminologia speleologica. La seconda parte, invece, è un inventario delle grotte della Venezia Giulia, con mappe, descrizioni, localizzazioni, rilievi e foto delle grotte.

Il libro ha rappresentato un importante punto di partenza per lo sviluppo della speleologia in Italia e ha permesso la scoperta di nuove grotte grazie alla sua approfondita descrizione delle grotte della regione.

Inoltre, nonostante un bombardamento durante la Seconda Guerra Mondiale abbia distrutto le matrici del libro, una seconda edizione anastatica del 1986 ha riproposto l’importanza di questo saggio.

L’importanza di “Duemila grotte” sta nella sua capacità di essere stato e ancora oggi essere un testo indispensabile per gli speleologi del territorio, oltre che un’importante testimonianza storica delle esplorazioni delle grotte della Venezia Giulia.

 

Gli autori

Luigi Vittorio Bertarelli è stato un geografo e speleologo italiano nato a Milano il 21 giugno 1859 e morto nella stessa città il 19 gennaio 1926. È stato uno dei fondatori del Touring Club Italiano ed è noto per aver diretto la compilazione di opere come la Guida d’Italia e la Carta d’Italia del Touring Club Italiano, nonché per le sue esplorazioni e studi in campo speleologico.

Eugenio Boegan (Trieste, 2 ottobre 1875 – Trieste, 18 novembre 1939) è stato un famoso esploratore e speleologo italiano che ha dedicato gran parte della sua vita allo studio delle grotte del Carso e dell’idrologia carsica. È stato il fondatore della Commissione Grotte della Società Alpina delle Giulie e ha scritto numerose pubblicazioni sulle grotte e sulle sorgenti di Aurisina, oltre al celebre libro “Duemila grotte” scritto con Luigi Vittorio Bertarelli nel 1926. La Commissione Grotte Eugenio Boegan è stata intitolata in suo onore.

 

 

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