Gillo Dorfles, un autentico mostro sacro
Ad aprile avrebbe compiuto 108 anni il grande critico d’arte e artista Gillo Dorfles, nato a Trieste nel 1910 quando la città era ancora parte dell’Austria-Ungheria. Ha conosciuto, perlopiù personalmente, gran parte degli intellettuali ed artisti del XX° secolo. La sua straordinaria intelligenza, l’infallibile memoria, il suo intuito, la sua incredibile prolificità, ne hanno fatta una delle figure più importanti della critica dell’arte e dei movimenti culturali della nostra epoca.
Può sembrare riduttivo definirlo “padre del Kitsch“, anche se è chiaro che il titolo semplifica sempre un aspetto, dovendo rispettare degli obblighi di brevità e sintesi. Ad ogni modo, il kitsch è uno dei campi d’indagine che sicuramente hanno contraddistinto l’attività del grande triestino negli anni ’60 e ’70.
Il libro di riferimento per questo argomento è sicuramente Il Kitsch antologia del cattivo gusto, di Gillo Dorfles (Milano, Gabriele Mazzotta, 1968). Nella galleria fotografica che segue sono indicate alcune delle varie edizioni che si sono susseguite:
- Il Kitsch antologia del cattivo gusto, di Gillo Dorfles (Milano, Gabriele Mazzotta, 1968). Prima edizione
- Edizione del 1972
- Edizione del 1990
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Il Kitsch antologia del cattivo gusto, di Gillo Dorfles (Milano, Gabriele Mazzotta, 1968).
Le oscillazioni del gusto e l’arte moderna, di Gillo Dorfles (Milano, Lerici, 1958).
Il feticcio quotidiano, di Gillo Dorfles (Milano, Feltrinelli, 1988).
Opere più ricercate di Gillo Dorfles (sempre aggiornato)