Il fenomeno Pitigrilli, di Angiolo Paschetta (Torino, Edizioni Sfinge, 1921). Prima edizione. Molto raro, presente solamente presso la Biblioteca comunale Fabrizio Trisi di Lugo, la Biblioteca comunale “Guglielmo Marconi” di Roma e la Biblioteca civica Luigi Majno di Gallarate.
Chi era Pitigrilli
Pitigrilli, pseudonimo di Dino Segre (Torino, 1893 – 1975), è stato uno scrittore, giornalista e aforista italiano. Nato a Torino in una famiglia ebraica benestante, si laureò in giurisprudenza nel 1916 e intraprese la carriera giornalistica, lavorando per diverse testate come Il Mondo e L’Epoca. Il suo stile polemico e irriverente gli valse grande successo tra le due guerre mondiali.
Le opere di Pitigrilli spaziano dai romanzi ai racconti, passando per articoli di varia intonazione, dal grottesco all’erotico e all’umoristico-satirico. Tra i suoi romanzi più noti si annoverano “Cocaina” (1921), “Mammiferi di Lusso” (1925) e “Il tesoro di Don Chisciotte” (1926). Nel corso della sua carriera, Pitigrilli affrontò temi controversi e spinosi, spesso suscitando scandalo e attirando critiche, ma anche conquistando un vasto pubblico di lettori.
Oltre alla sua attività letteraria, Pitigrilli è tristemente noto per il suo coinvolgimento con l’OVRA, la polizia politica fascista, di cui fu informatore e delatore nonostante le sue origini ebraiche. Benché professasse la sua innocenza, il suo nome fu rinvenuto negli elenchi degli informatori del regime, provocando l’ostracismo da parte della cultura italiana antifascista nel dopoguerra.
Nonostante queste vicende, l’opera di Pitigrilli continua a essere apprezzata per la sua capacità di mescolare satira, erotismo e critica sociale, offrendo al lettore un’immagine stimolante e provocatoria dell’Italia tra le due guerre mondiali.
Disponibilità del libro (sempre aggiornato)