Merita di essere raccontato quello che successe nell’ottobre del 2004, quando i famosi falsari colombiani di Bogotá tentarono di immettere clandestinamente sul mercato un’edizione contraffatta del libro del grande scrittore Gabriel García Márquez, dal titolo Memoria de mis putas tristes; si parlò di copie pirata di una edizione con un finale alternativo. Quello che segue è un misto tra speculazione e realtà, ed è arduo capire dove finisce la suggestione e dove invece comincia la cronaca.
La leggenda racconta che Marquez, all’ultimo momento cambiò il finale del libro, che risultò quindi diverso dalla versione immessa sul mercato nero qualche settimana prima.
L’espediente sarebbe stato concordato fra l’autore e l’editore colombiano, il Grupo Editorial Norma (praticamente Mondadori), e si rese necessario in quanto le autorità locali non si davano molto da fare per risolvere il problema. Capitava, infatti, che i falsari spacciassero le copie clandestine ai semafori, in tutta tranquillità, senza che nessuno si desse la pena di intervenire. Inoltre, da più parti, si era levata la voce che l’edizione peruviana del libro di García Márquez contenesse una variazione testuale nel finale. Non ho mai capito di quale entità fosse una simile “variazione”, c’è chi dice una sola frase, o poco più. E non si capisce perché proprio l’edizione peruviana. Molti ne parlarono, tra cui lo scrittore peruviano Alonso Cueto, il quale sul periodico Perú21 scrisse però in maniera assai lapidaria:
“Concludo con un commento sulla campagna mediatica. Qualcuno ha detto alla stampa che García Márquez avrebbe scritto due finali per Memoria de mis putas tristes, e che nell’edizione che è arrivata a Lima comparirebbe una frase che non esiste nelle edizioni degli altri paesi. L’assoluta mancanza di rispetto di questi commenti per i lettori del nostro paese è il risultato di una mente ottusa a cui della letteratura non importa nulla. L’ufficio di Lima della casa editrice Norma, che ha persone molto capaci al suo interno, farebbe bene a mandare in pensione chi eventualmente si fosse macchiato di una cosa così stupida come quella ipotizzata.”
Ricerche condotte direttamente in Perù negli anni immediatamente seguenti, non hanno portato all’individuazione di questa fantomatica versione con un finale diverso. Certo, se ne saltasse fuori anche solo una copia, sarebbe davvero clamoroso. Leggenda metropolitana o fanta-editoria? Depistaggio o espediente geniale per mettere in scacco la pirateria? A distanza di parecchi anni dall’accaduto, ancora non si riesce ad avere una risposta univoca e conclusiva a questi interrogativi. Ad ogni modo, come fa un cacciatore di libri che si rispetti a non provare l’ebbrezza di buttarsi in questa straordinaria caccia?
Mercadolibre è pieno di copie di questo libro nell’edizione del 2004 (ricordatevi di consultare Come si fa a comprare libri in Argentina con MercadoLibre). Ma bisognerebbe averle tutte di fronte a noi, su un tavolo, per poterle sfogliare e controllare questo benedetto finale alterato. E allora, buona fortuna!
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