"Ci sono libri che da prede si trasformano in predatori. Temete i loro morsi, bibliofili"

Non ora, non qui, di Erri De Luca (Milano, Feltrinelli, 1989).

 

Atto primo

C’è un autore italiano che è un grande scrittore, tradotto in oltre trenta lingue, ma che non ha sempre fatto questo mestiere. Prima di scrivere ha guidato i camion nelle missioni umanitarie di guerra nella ex Jugoslavia, oppure ha fatto il muratore, l’operaio generico o il magazziniere. Tutto quello che serve per tirare avanti, insomma. Il suo nome è Erri De Luca. Oggi dai suoi libri sono prese citazioni e aforismi che inondano il web, al pari di un Oscar Wilde o un Gandhi. Apprezzato anche come traduttore dal russo, dallo yiddish e dall’ebraico antico – lingue che ha studiato da autodidatta. Erri De Luca si considera da sempre un “traduttore di servizio”.

Aveva 39 anni quando ha pubblicato il suo primo romanzo, Non ora, non qui, (Milano, Feltrinelli, 1989). Il libro racconta della sua infanzia a Napoli, città natale. “Indimenticabile e commovente, da leggere e rileggere ancora, proprio ora, proprio qui”, come dice aforisticamente Benedetta Ferrucci su Mangialibri.

 

Trovabilità della prima edizione

Attenzione al trucco! Tutte le prime tre edizioni furono stampate da Feltrinelli nello stesso mese di Settembre 1989. Ovviamente i volumi sono identici. Meno male che il numero dell’edizione è indicato sul colophon, altrimenti erano guai. Non che questo aiuti al cento per cento, in quanto spesso i venditori (se gli conviene) non scrivono sulla scheda il numero dell’edizione, ma solo il mese e anno. Contano sul fatto che se un compratore (non del tutto informato) vede scritto nella scheda del venditore “Settembre 1989” non ha dubbi che si tratti della prima edizione e compra il libro. Salvo poi scoprire l’arcano. E così, invariabilmente, si porta a casa una seconda o un terza. Il venditore, dal canto suo, è stato furbo e formalmente corretto, perché ha indicato mese e anno di stampa giusti. Tralasciando però il numero dell’edizione, che non avrebbe certo trascurato di evidenziare se fosse stata la prima, e con un prezzo che sarebbe cresciuto di conseguenza.

Per cui, prestate molta attenzione alle copie in vendita che sembrano essere la prima edizione. Ma che in realtà sono solo state stampate nello stesso mese e anno.

Feltrinelli stampò non meno di 6.000 copie della prima edizione; informazione dedotta empiricamente dall’osservazione di vari bollini SIAE; penso che credessero molto in questo autore, e i fatti gli hanno dato pienamente ragione.

 

 

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