"Avete fatto caso che gli unici roghi della storia riguardano libri e streghe?"

Il particolare superfluo: atlante delle minuzie editoriali, di Mauro Chiabrando (Milano, Luni Editrice, 2019).

In libreria da qualche giorno il nuovo libro di Mauro Chiabrando, studioso, bibliofilo ed ex politico (nato nel 1953), dal titolo: Il particolare superfluo: atlante delle minuzie editoriali (Milano, Luni Editrice, 2019). Il libro ha ottimi sponsor in Andrea Kerbaker ed Oliviero Diliberto, autori di brillanti presentazioni rispettivamente alla Libreria Pontremoli di Milano e alla Libreria Rotondi di Roma. Dalla scheda editoriale:
Per la prima volta Si raccolgono in volume – scelti, presentati e commentati come un campionario storico nella forma di un atlante di immagini – aspetti effimeri della filiera del libro. Cataloghi, fascette, etichette, timbri, piccola pubblicità volante, segnalibri, cedole, schede bibliografiche, biglietti omaggio per recensione, messaggi dell’editore, inserti di errata corrige, buoni, tessere, concorsi, segnalatori, promemoria, tagliandi di controllo qualità, prezzi e loro variazioni, segnacoli di biblioteche circolanti o di volumi destinati ai combattenti, etichette dono e attestazioni di premi, erinnofili e ex libris istituzionali diventano così le tessere di un suggestivo mosaico di minuzie editoriali. Frutto di oltre vent’anni di ricerche dell’autore tra gli scaffali dell’antiquariato e nel grande flume di carta in uscita da cantine e solai, la raccolta fa affiorare in controluce la fragile filigrana composta dal pulviscolo di sottigliezze della comunicazione editore-libraio-lettore che, almeno fino al secolo scorso, caratterizzava il circuito del libro. L’opera quindi non si configura come una mera Wunderkammer di oggetti curiosi e sorprendenti per la delizia di pochi cultori e appassionati di ephemera cartacea, ma vuole soprattutto offrire nuovi spunti metodologici all’indagine storico-iconografica degli specialisti: editori, librai, bibliologi, bibliotecari, storici dell’editoria e delle arti grafiche. [Si ringrazia Enrico Pofi per la segnalazione]

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