I giorni del diluvio, l’Anonimo [Francesco Mazzola] (Milano, Rusconi, 1985)
Un romanzo anonimo, ma che sa tutto!
Nel 1985 Rusconi pubblicò il libro I giorni del diluvio, a firma l’Anonimo. In copertina un inquietante uomo in nero invisibile in volto e sprofondato in una poltrona; il braccio destro penzoloni e una sigaretta fra le dita.
Il libro era un memoriale scritto in maniera romanzata e redatto in forma anonima che si sviluppa nei giorni delle Brigate Rosse e particolarmente del sequestro di Aldo Moro. Pieno di date, di nomi, di fatti e che descriveva circostanze esatte e attendibili.
L’autore mantenne l’anonimato anche negli anni immediatamente successivi all’uscita del libro, ma logicamente si intuiva dovesse trattarsi di qualcuno molto addentro alle faccende di Palazzo, informato dei fatti e probabilmente in una posizione privilegiata per poter accedere agli incartamenti.
Già alla fine degli anni ’80, però, il segreto della sua identità fu svelato dal giornalista Valerio Riva di Epoca che scrisse un esauriente articolo sul settimanale, in cui parlò diffusamente de I giorni del diluvio.
Il nome che venne fuori fu quello di Francesco Mazzola, ex deputato DC e Senatore della Repubblica (è scomparso nel 2014). Personaggio che stette dentro la politica a lungo, sotto diversi Governi, e che operò per conto di essi in diverse vesti. Mazzola, messo sotto pressione dalla stampa, confermò di essere effettivamente lui l’autore de I giorni del diluvio.
Il libro presentava in origine anche una fascetta editoriale gialla, molto difficile da trovare, che così recitava: Chi ha voluto eliminare l’uomo chiave del potere politico?
Disponibilità del libro (sempre aggiornato)