"Avete fatto caso che gli unici roghi della storia riguardano libri e streghe?"

 

Potete immaginare il Giappone senza il Monte Fuji?

 

Qual è la prima cosa che viene in mente e che si associa al Giappone? Beh, 9 persone su 10 forse risponderebbero “il Monte Fuji” a questa domanda.

Oltre ad essere patrimonio Unesco (addirittura ben 9 siti entro il territorio del suo grande parco nazionale, sono tutelati come patrimonio dell’umanità), il Monte Fuji è la quint’essenza stessa del Giappone, da un punto di vista storico, culturale e artistico.

Non c’è artista, poeta o scrittore giapponese che in vita sua non abbia volto il suo sguardo a papà Fuji almeno una volta per trarne ispirazione. La sua inconfondibile sagoma ha ispirato disegnatori, illustratori e designer. E difatti la ritroviamo ovunque, sui documenti incartapecoriti di duemila e passa anni fa, così come sui gadget turistici più banali, sulle magliette e nei videogiochi di ultima generazione.

Rispetto a monumenti che da soli sono in grado di rappresentare nell’immaginario culturale una città, la Torre Eiffel a Parigi o il Colosseo a Roma, il Monte Fuji ha il grande vantaggio di essere un monumento naturale, di aver cioè precorso l’umanità e quindi può rappresentare, prima di ogni altra cosa, un territorio unico e inimitabile come quello dell’arcipelago giapponese.

 

Tre secoli in silenzio ma…

Ma quello che molti non sanno è che il Monte Fuji è un vulcano. Sia pur in stato di quiescenza. L’ultima eruzione risale al 1707 (terminò il 1° gennaio del 1708) ma dall’800 d. C. ne sono state documentate ben diciotto. Una media di un’eruzione ogni 67 anni circa che fa temere non solo gli esperti ma anche gli statistici, visto che sono passati ben oltre tre secoli dall’ultima.

Dal grande terremoto/maremoto nel Tōhoku del marzo 2011 in poi, gli scienziati hanno osservato con ansia il massiccio vulcano che stava dando segni crescenti di attività.

Nel settembre del 2012 fu pubblicato un rapporto in cui si affermava che la pressione della camera magmatica del Monte Fuji era salita a un preoccupante 1,6 megapascal, che si stima essere superiore a quando è esplosa l’ultima volta (cioè nel 1707).

Secondo il professore in pensione Masaki Kimura della Ryukyu University, questo e altri fenomeni recenti indicavano che un’eruzione del Monte Fuji avrebbe dovuto avvenire intorno al 2011 con un margine di errore di quattro anni, il che portava dunque il termine ultimo all’anno 2015.

È possibile che la scadenza 2015 abbia influenzato, tra le altre cose, anche l’editoria che ha visto di sfruttare un po’ questa attesa. Difatti sul Monte Fuji quell’anno sono uscite svariate pubblicazioni che sembravano “aspettare qualcosa”, che fortunatamente non è arrivato.

 

Un capolavoro a tre dimensioni

Tra i libri di quell’anno ce n’è uno, doppio titolo in giapponese ed inglese, Mount Fuji 360 Book [trad. “Il libro a 360° del Monte Fuji“], di Yusuke Oono (Kyoto, Seigensha Art Publishing, 2015) che è l’evoluzione – se così possiamo dire – del libro pop-up. Una meraviglia per gli occhi, il frutto di un ingegno sopraffino, la testimonianza di un’arte che viene da lontano ma è capace di colpirci al cuore.

Attenzione, per i lettori incalliti (e i deboli di cuore) preciso che si tratta di un libro oggetto, che quindi non si legge. Si ammira soltanto.

Le dimensioni del volume sono contenute, un quadrato di 12,5 x 12,5 cm, di appena 40 pagine. La rilegatura è particolare ed artistica, la confezione è extra-lusso con una scatola sobria ed elegante, che custodisce il libro come fosse (e lo è) un gioiello.

L’autore del libro è il designer nippo-tedesco Yusuke Oono, nato in Germania e formatosi come architetto, il quale ha dato una svolta sorprendente al libro pop-up. Come suggerisce il titolo, aprire questo piccolo libro in modo circolare si traduce in una scena panoramica a 360 gradi fatta di tante di sagome stratificate. Qui, il Monte Fuji è svelato in tutta la sua maestosità, circondato da nuvole arricciate e un sole rotondo e infuocato, e con graziose gru dalla corona rossa che si posano sui suoi pendii.

Vedi il video [dal canale Youtube di Knihařka]: come avere il Monte Fuji sulla scrivania in ogni momento, anche se si vive lontanissimi dal Giappone

 

 

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