ROMA LIBRERIA FELTRINELLI – Galleria Sordi – Sabato, 8 Aprile 2023 Oggi parlo di un libro particolare e avvincente, che comprai tempo addietro presso questa libreria: Forse Queneau. Enciclopedia delle scienze anomale, di Paolo Albani e Paolo della Bella (gli autori del celebre Mirabiblia. Catalogo ragionato di libri introvabili, libri immaginari creati da vari autori al solo scopo del puro artificio narrativo), con la collaborazione di Berlinghiero Buonarroti e introduzione di Paolo Rossi. Prima edizione: Zanichelli Bologna ottobre 1999. Volume, in 8° grande di 400 pagine, oltre 1100 voci, circa 30 riquadri di approfondimento e curiosità e oltre 200 illustrazioni. L’opera tratta di scienze e teorie non ortodosse, non riconosciute, alternative o potenziali. Il prezzo era di lire 60.000 (30,99 €). (dall’archivio di Enrico Pofi)
Dalla scheda editoriale:
“Con la collaborazione di Berlinghiero Buonarroti. Introduzione di Paolo Rossi L’Enciclopedia delle scienze anomale si ispira al progetto della Enciclopedia delle scienze inesatte in cui Raymond Queneau intendeva far confluire i suoi studi sui fous littéraires: sugli autori, cioè, che inseguono dottrine non “integrate” nella società in cui vivono.
Anche l’Enciclopedia delle scienze anomale accoglie scienze e teorie non ortodosse, non riconosciute o alternative alla scienza ufficiale; scienze ritenute erronee, scomparse; scienze occulte, magiche; scienze potenziali o al confine di altre scienze. Altre voci raccontano teorie fantasiose, spesso elaborate da scienziati di fama, ipotesi strane, studi prodotti dalla sofisticata inventiva di scrittori e artisti.
Il piacere di inoltrarsi in un territorio pressoché inesplorato e avvincente qual è quello del “meraviglioso scientifico” si accompagna alla ricerca del tonificante stimolo offerto dagli “indirizzi eterodossi”: le due anime, l’anima fantastica e l’anima similscientifica, si intrecciano e si uniscono continuamente per tutta l’Enciclopedia. Se siano riusciti efficacemente a rendere questa duplice tensione, gli autori non sanno; si sentono di dire soltanto, con Giulia Niccolai, “forse che sì, forse Queneau”.”
Disponibilità del libro (sempre aggiornato)