Due libri cult per un’unica indimenticabile tragedia sulle Ande
Sopravvivere!: l’incredibile storia di sedici giovani rimasti isolati sulle Ande per settanta giorni, di Blair Clay Jr. (Milano, Sugar, 1973). I fatti sono noti, Il libro è ispirato a una tragedia aerea realmente avvenuta, ed esattamente a quello che successe sulla Cordigliera delle Ande, nel territorio impervio che fa capo alla località argentina di Malargüe, il 13 ottobre 1972, e ai drammatici avvenimenti che seguirono, che si conclusero con il salvataggio di 16 giovani sopravvissuti (su un totale di 45 passeggeri). I giovani scampati allo morte nell’impatto, per puro spirito di sopravvivenza, decisero – nei giorni successivi e in attesa dei soccorsi – di cibarsi della carne dei loro compagni morti, mettendo da parte un tabù atavico che da sempre ci condiziona e ogni precetto religioso, etico e morale. Il libro si sta facendo sempre molto più raro, raggiungendo talvolta valutazioni importanti.
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Sullo stesso argomento, un anno più tardi esce anche il libro Tabù: la vera storia dei sopravvissuti delle Ande, di Piers Paul Read (Milano, Sperling & Kupfer, 1974). Il libro presenta una sovraccoperta con il titolo stilizzato, che all’epoca fece sensazione e anche scandalo visto che le lettere del titolo ricordano delle ossa umane tagliate. Quindi, sia il titolo che la grafica alludono al tema di fondo che nessuno vuole pronunciare: il cannibalismo. Di questo libro la casa editrice stampò diverse edizioni ma la copertina cambiò immediatamente, fin dalla seconda.
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