E al mattino… 10 minuti di cospirazioni prima di colazione
In tema di libri cult, e soprattutto di cospirazionismo, un settore ben definito e che ha molti “condivisori” sui social, è quello del cosiddetto controllo mentale governativo. L’argomento è molto ampio ed articolato, difficile da trattare di sfuggita. Ad ogni modo, ricadono sotto questa definizione varie teorie del complotto che coinvolgerebbero alcuni governi (in particolare quello americano) e che si riferiscono al progetto MK-ULTRA, ossia delle attività svolte dalla CIA negli anni della guerra fredda, allo scopo di influenzare ma soprattutto controllare il comportamento di alcune persone.
Di che cosa parla il libro?
Accesso negato alla verità (sottotitolo: per ragioni di sicurezza nazionale . una vera storia di controllo della mente umana), di Cathy O’Brien e Mark Phillips (Diegaro di Cesena, Macro edizioni, 2005) è la storia per niente romanzata e anzi dettagliata e reale, di Cathy O’Brien, vittima (con la figlia Kelly) di un programma di controllo mentale ad opera della CIA denominato in codice MK-Ultra. Mark Phillips, ex membro dei servizi segreti, aiutò le due donne a svincolarsi dagli abusi mentali a cui erano sottoposte.
Il libro racconta delle storie tremende. Abusi fisici, mentali, torture. Il tutto a danno di alcuni individui ben precisi – scelti dalla CIA dopo delle meticolose selezioni – ai quali veniva praticato un vero e proprio lavaggio del cervello. Forse si volevano creare degli automi, da poter “telecomandare” per compiere attentati o missioni suicide senza poter risalire ai mandanti?
Gli autori riportano una serie di prove meticolosamente raccolte (ma con immensa difficoltà a causa dell’opera di depistaggio continua a cui sono stati sottoposti) per poter documentare la storia che raccontano. C’è da chiedersi, anzi, come possano essere sopravvissuti abbastanza da poter scrivere il libro, pubblicarlo e renderlo noto al mondo. I funzionari e i politici che nominano tra le pagine di Accesso negato alla verità, o almeno molti di loro, sono ancora saldamente al potere, e occupano posti di assoluto rilievo e influenza.
In questo libro non c’è solo il racconto di una vita rovinata e non più restituibile alle legittime proprietarie, ma trovano posto anche una serie di considerazioni in positivo e soprattutto la speranza che si possa smantellare un sistema perverso e disumano come quello del controllo mentale di cittadini inermi ad opera dei loro governi.
Molti, leggendo queste pagine, forse si meraviglieranno nell’apprendere che fenomeni come le fake news, il cyber terrorismo, il potere dei social influencer, il dilagare di fenomeni di pseudo misticismo, come alcune sette comparse dal nulla e che fanno proselitismo utilizzando misteriosi fondi, siano tutti elementi collegati fra di loro. Tutti elementi e facce di una stessa medaglia dai contorni imperscrutabili ma legati allo strapotere e alla volontà di sottomettere i cittadini da parte di governi-piovre, che ormai sono dei mostri senza controllo.
Accesso negato alla verità è un libro cult?
Sì, Accesso negato alla verità può essere ormai a pieno titolo considerato un libro cult. E’ il simbolo del cospirazionismo, ha un popolo adorante (quello, appunto, dei cospirazionisti); le copie dell’unica edizione italiana si trovano con difficoltà, non è stato ristampato e non ha un editore importante (e quindi “omologato”) dietro. Va a riempire un vuoto, certo! Il libro tratta per la prima volta in maniera esaustiva il fenomeno del controllo mentale governativo e non lo fa con un’inchiesta giornalistica. Lo fa attraverso la voce di chi è stato vittima del fenomeno.
Disponibilità del libro (sempre aggiornato)