"Avete fatto caso che gli unici roghi della storia riguardano libri e streghe?"

 

Tramonti romani, di Raffaele Salustri (Roma, Tipografia Innocenzo Artero, 1890).

 

Breve raccolta di poesie del più grande tra i poeti romani minori dell’800. Rarissimo opuscolo conservato soltanto alla Biblioteca dell’Accademia nazionale dei Lincei e Corsiniana di Roma.

 

 

Chi è stato Raffaele Salustri

Raffaele Salustri è un poeta dimenticato della letteratura italiana dell’Ottocento che, nonostante la qualità delle sue opere, ha avuto pochi riconoscimenti. Nato a Roma nel 1843, colà visse per gran parte della sua vita lavorando come impiegato. Salustri, nei suoi primi anni, incontrò i poeti della Scuola romana, sviluppando in tal modo una grande simpatia per i fratelli Maccari e assimilando la rara semplicità spirituale che caratterizzava le loro opere.

In seguito, decise di approfondire i suoi studi sulla letteratura europea e divenne un fervente seguace di Victor Hugo. Questi studi si riflettono nelle sue opere, le quali mostrano un’anima intenta ad osservare con meraviglia le cose del mondo; un’anima pregna di spiritualità e conscia della propria, profonda solitudine.

Tra le sue principali opere poetiche sono da citare “Versi” (1866), “Solitudini” (1878), “Solitudini e visioni” (1886), “Myosotis” (1888) e “Poesie” (1891). Inoltre, pubblicazioni postume come “Poesie e prose scelte edite e inedite” (1905) hanno contribuito alla salvaguardia del suo patrimonio letterario.

Le poesie di Salustri rappresentano un’espressione poetica incompleta, suscitando il desiderio di conoscere maggiormente la biografia del poeta e di resuscitare nuovamente l’interesse per la sua arte. La metrica, la lingua e la sintassi adottati sono in grado di suscitare forte empatia e di creare immagini intense ed evocative. Morì a Roma nel 1892.

In definitiva, l’opera di Raffaele Salustri rappresenta un patrimonio letterario importante che merita di essere riscoperto dal grande pubblico. La sua poesia è capace di scardinare gli schemi consolidati e la sua voce, anche oggi, ha la capacità di risuonare fra le nuove generazioni.

 

La poetica

Raffaele Salustri è stato un poeta italiano del XIX secolo, noto anche come “il primo Trilussa romano” per la sua abilità nella scrittura di poesie in dialetto romano. La sua poetica, tuttavia, non si limita solo al dialetto della città eterna, ma spazia anche nella scrittura di liriche in lingua italiana.

Una delle caratteristiche distintive della poetica di Salustri è la sua capacità di rappresentare con ironia e leggerezza le vicissitudini della vita quotidiana, dando voce alle piccole cose e alle persone comuni. Le sue poesie in dialetto romano, in particolare, sono pervase da uno spirito umoristico e popolare che racconta di sentimenti, amori, tradimenti e ghiribizzi.

Ma attenzione, la sua poetica non si limita solo alla comicità, ma è anche intrisa di una profonda nostalgia per un passato che non esiste più e per una Roma che, come egli stesso ha scritto, “è bella pur se rovinata”. In molte delle sue poesie, si percepisce l’amore e l’attenzione per l’arte e la cultura della città, testimoniati dalla citazione di personaggi illustri come Michelangelo e Bernini.

Le opere di Salustri, tra cui spiccano “Poesie e prose scelte edite e inedite“, dimostrano una poetica intrisa di passioni contrastanti, un’attenzione per la realtà quotidiana e per la cultura e l’arte della città eterna.

Raffaele Salustri fu perciò un poeta che seppe rappresentare con leggerezza e ironia la vita quotidiana e le piccole cose della gente comune, senza mai rinunciare alla profondità dei sentimenti e alla passione per la cultura e l’arte.

 

Altre sue opere

PoesieSalustri RaffaeleTipografia Innocenzo Artero, Roma, 1891 – In 16, pp.110.

Pazienza. [Opera postuma] – Salustri RaffaeleForzani & C. tipografi del Senato, Roma, 1896 – In 8º (22 cm), 97 pp.

Poesie e prose scelte edite ed inedite con un cenno della sua vitaSalustri Raffaele – Forzani, Roma, 1905 – [Opera postuma] Ritratto sotto velina, In 8º (22,5 cm), XXXII-169 pp.

Poesie e Prose scelte edite e inediteSalustri RaffaeleForzani & C., Roma, 1905 – [Opera postuma] Brossura editoriale – In 8°, pp. XXX, 169. Antiporta con il ritratto fotografico dell’autore.

Grido di Roma pei poveri inondati dell’alta ItaliaSalustri RaffaeleForzani e C., Roma, 1882 – Pieghevole di 6 facciate (ciascuna facciata misura cm 16,5 x 23), nella facciata interna centrale e’ stampata, entro cornice tipografica, la poesia ‘Grido di Roma‘.

VersiSalustri RaffaelePallotta, Roma, 1866 – In 16, pp. 39 + (1). Ed. orig.

 

 

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